Sembrerebbe impossibile associare due luoghi così diversi tra loro come Mosorrofa, un piccolissimo paesino calabrese e quella grande metropoli che risponde al nome di New York, eppure, all’interno del secondo romanzo del promettente Demtrio Verbaro, queste due realtà si sono abilmente intrecciate per dar vita a “L’attimo eterno” edito da Lettere Animate.
Protagonista della storia è un eterno triangolo amoroso tra tre personaggi, due uomini e una donna, in un alternarsi di scene che descrivono la loro infanzia e la loro vita da adulti, saltellando con maestria dalle vicende accadute nell’assolato paese calabrese ai tempi della scuola, fino a descrivere le vite dei protagonisti in una frenetica New York, non tanto più caotica della loro stessa vita privata.
Molto ben caratterizzati i personaggi del racconto, specialmente per quanto riguarda i soggetti maschili: se Giuseppe rappresenta l’uomo perfetto, già studente modello e poi affermato professionista, Sidney è invece il ribelle, che dovrà fare i conti con il male della vita, nonostante il forte amore che riuscirà a provare negli anni per la donna contesa: genio e sregolatezza si susseguono nella vita della protagonista che, fino all’ultimo, sarà in bilico tra dubbi e passioni.
Ancora una volta la penna di Demetrio Verbaro, dopo il successo de “Il carico della formica”, stupisce il lettore con un sistema narrativo interessante e coinvolgente, tanto da appassionare fino all’ultimo capitolo dove si chiude definitivamente la storia, ma lasciando una seconda possibilità all’epilogo, dove si cela la conclusione reale della vicenda.
Gaetano Cutri