L’amant, La potenza di un amore impossibile

La sezione internazionale del Napoli Teatro Festival Italia 2018 – che porta ancora la firma di Ruggero Cappuccio – inaugura in grande stile al teatro San Carlo con la lettura del celebre romanzo di Marguerite Duras L’amant (1984) interpretato dalla nota Isabelle Huppert.

Una scena scarna, una sedia posta al centro del palcoscenico, un leggio al di là del proscenio, un fondale su cui vi sono proiettati luci, colori e immagini. La Huppert con la sua eleganza innata e una gestualità tanto spontanea quanto seducente domina e riempie l’ampia scena. Lentamente con una voce fioca ma decisa entra nelle pieghe dell’adolescente protagonista del romanzo della Duras. La lettura non è integrale ma fedelissima al testo: ripetizioni, narrazione alternativamente in prima e terza persona, salti temporali. Isabelle Huppert si adegua di volta in volta modificando il proprio registro, la voce, le intonazioni ora nostalgiche, ora disperate, poi erotiche, gioiose. La Huppert appoggia la sua interpretazione a piccoli gesti, ma è il suo volto segnato dalla vita e cangiante che rappresenta il valore aggiunto di questa lettura.

Una lettura che poteva esser però magistrale laddove ci si fosse affidati a un regista, quest’ultimo avrebbe potuto sfruttare ancor più la narrazione così volutamente cinematografica. I piccoli gesti e i controllati movimenti che l’attrice fa sul palco per sottolineare il passaggio da un capitolo all’altro avrebbero in tal caso assunto altro valore.

Lo spettacolo funzione perché il romanzo è potente, la storia affascinante, perché lo legge – in lingua originale – la Huppert; piace ma non convince come se ci fosse un potenziale non sfruttato.

Mariarosaria Mazzone

Teatro San Carlo 11/06/2018

Napoli Teatro Festival Italia 2018

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