La mostra “Pasolini Roma” celebra l’intellettuale del XX secolo andato via troppo presto

IMG_1-4202ROMA.“Fuggii con mia madre e una valigia e un po’ di gioie che risultarono false, su un treno lento come un merci, per la pianura friulana coperta da un leggero e duro strato di neve. Andavamo verso Roma. (…)”

Inizia così il viaggio attraverso la vita di Pasolini a Roma negli anni 1950/1975 in mostra al Palazzo delle Esposizioni fino al 20 Luglio. La mostra, suddivisa in 6 sezioni, è stata allestita in modo tale che sia fruibile anche a quel pubblico che non conosce Pasolini ed approccia a lui per la prima volta.IMG_2-4185IMG_3-4186

Si fa un excursus di quella che è stata la vita romana del “poeta maledetto”, come egli stesso osava definirsi. Dalla fuga da Casarsa, a seguito di una denuncia per atti osceni in luogo pubblico, da cui sarà assolto, si snodano tutta una serie di eventi vissuti da Pasolini, documentati con immagini, proiezioni video, scritti autentici dei suoi romanzi e delle sue sceneggiature, articoli di giornali.IMG_4-4190

E così si ritrova il filo conduttore delle vicende che hanno caratterizzato il suo percorso capitolino, intrise di vitalità, passione, lotta perenne e creatività.

La sua frequentazione delle borgate di Roma, da cui traeva spunti per i suoi scritti letterari; il suo ingresso nella cerchia di intellettuali romani a seguito del grande successo del romanzo “ Ragazzi di vita”; gli incontri con Sandro Penna, Citti (che divenne il suo “dizionario vivente” di romanesco), Ninetto Davoli (suo amante segreto), Fellini, Bertolucci, Soldati (per questi ultimi scrisse diverse sceneggiature ai film) e Laura Betti (musa ispiratrice); il suo idillio con quella parte della popolazione romana, i c.d. borgatari, che era IMG_5-4205caratterizzata dalla purezza della povertà, priva di ogni conoscenza e congetture, “ignorante” nel significato più genuino del termine; la sua militanza nel PCI il cui rapporto è stato spesso conflittuale; la svolta cinematografica nel 1961 con “Accattone”, film girato interamente tra le baracche del Pigneto; le innumerevoli accuse e persecuzioni politiche e mediatiche per minare e contrastare quella che era la sua “diversità”, trasformandolo “nel’ uomo da demolire”. Tutto questo costruisce il fascino di quegli attimi di vita vissuta che emerge con forza e singolarità, proprio come se a raccontarli fosse lo stesso Pasolini con la sua dialettica mista di emozione, rabbia e disgusto.IMG_6-4209

Il disgusto per quel potere che ha più volte denunciato nei suoi scritti (il romanzo “Petrolio”, rimasto incompleto, ne è intriso), attuali più che mai; egli abiura il Capitalismo che distrugge la singolarità dell’individuo, manipola i corpi e plasma le coscienze. La stessa Roma non è più la stessa negli anni ’70 ed egli sottolinea come il giovane romano sia diventato un cadavere che cammina.IMG_7-4192

Durante tutto il percorso della mostra sembra aleggiare l’intellettualità sopraffina di Pier Paolo Pasolini, suggestioni ed emotività avvolgono il pubblico mentre spazia tra le sceneggiature, i ricordi, i tormenti per le continue accuse ingiuste che gli venivano imputate, il disagio di una diversità costantemente ferita, l’impossibilità di vivere liberamente un amore a causa del finto perbenismo della società dell’epoca.IMG_8-4201 (1)

 

Solo un attento e sensibile osservatore riesce a cogliere la vera indole di un uomo, prima che letterato, che è stato volontariamente e violentemente relegato nelle nicchie della moderna conoscenza, affinché il popolo non fosse istruito dalla rivoluzione del suo pensiero.IMG_9-4212

Restano lacrime e delusione sui volti di chi guarda una volta ancora quel corpo esanime rinvenuto sul lido di Ostia nel Novembre 1975, il corpo dell’uomo Pasolini a cui non era stata concessa l’ultima alba.IMG_10-4215

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Alessia Coppola

 

Palazzo delle Esposizioni

Via Nazionale, 194

Roma

Share the Post:

Leggi anche