Tra molte difficoltà, anche quest’anno il Sulmona Cinema Film Festival giunge alla 31° edizione. La Manifestazione, nel corso dei quattro giorni, prevede la proiezione di 8 film di concorso. La prima giornata è stata inaugurata con “La Città Ideale” di Luigi Lo Cascio. Michele Grassadonia (Luigi Lo Cascio) è un architetto e un convinto ambientalista, utilizza acqua piovana per lavarsi, candele per illuminare casa. Trasferitosi da Palermo, trova in Siena la sua città ideale, <<costruita a misura d’uomo>> che gli permette di godere di una vita tranquilla. La stessa vita tranquilla che viene spezzata in seguito ad una successione di eventi che lo vedono in un primo momento eroe e successivamente sospettato di un omicidio.
La città ideale segna l’esordio alla regia e alla sceneggiatura di Lo Cascio. Il neo regista non si lascia intimidire dalla mole di lavoro a cui è sottoposto e attraverso tutta la durata del film (forse eccessiva) riesce a descrivere – seppur con qualche difetto nella forma – il percorso che precede il processo giudiziario in cui è coinvolto il protagonista. L’alienazione che deriva da questa vicenda, è eccezionalmente espressa nell’interpretazione dell’ attore siciliano, il quale, però, nelle vesti di regista si dimostra acerbo nel gestire la consecutio degli eventi, spesso lasciati sospesi o appena accennati. Lo stesso genere del film, non è facilmente identificabile: i toni dark e le musiche ossessive di Andrea Rocca, sospendono i film tra il Thriller e il Noir, affidando una tregua leggera alla briosa interpretazione della madre del protagonista (Virginia Borgi). Le premesse per una buona riuscita del film c’erano tutte, ma a causa dell’inesperienza del regista e dalla quantità eccessiva di storie rappresentate, le azioni svolte dai soggetti sono fine a se stesse e lasciano più di qualche interrogativo.
Sulmona, 19 dicembre 2013
Dario Cerbone