In giro per le capitali europee, l’artista salentino, Ippolito Chiarello, inventa la figura di barbone-attore, o meglio, l’attività di barbonaggio teatrale. Di cosa si tratta? Una sorta di ritorno alle origini della funzione dell’artista teatrale, questo è ciò a cui aspira Chiarello, che, come una sorta di Tespi post-moderno, si reca in giro per le strade del mondo e, a stretto contatto con il pubblico, restituisce quel coinvolgimento, emotivo e fisico, che supera le barriere di ogni tipo di convenzione. Nessuna ricerca di facili consensi intellettualistici, anzi, l’iniziativa artistica di Chiarello vuole riportare il contatto tra pubblico ed artista ad uno stato quasi primitivo, scevro da ogni mediazione, ma che punti all’assoluta empatia fra le due parti.
Il pubblico che assiste alle performance di questo barbone-attore è il più disparato, per lo più passanti, di ogni età e ceto sociale, che, involontariamente, si ritrovano a condividere momenti di puro spettacolo, ed il gradimento è assicurato e testimoniato dall’enorme eco che questo nuovo metodo teatrale ha avuto in tutto il mondo: solo in Europa, negli ultimi mesi, Ippolito Chiarello è stato applaudito in ben tre capitali, da Madrid a Londra passando per Berlino, dove è stato proiettato il lungometraggio che il regista Matteo Greco ha ricavato dall’esperienza di Barbonaggio, dal titolo “Ogni volta che parlo con me” realizzato grazie al sostegno dell’Apulia Film Commission . Si tratta di un docufilm che si svolge come una vera e propria indagine “sull’uomo e il suo essere animale sociale, senziente, desideroso”, mettendo insieme giorni e giorni di girato, in presa diretta e in posa, montando una sequela di scene che compongono una vera e propria opera visivamente. Chiarello, per l’autunno 2016, è atteso a Vancouver, in Canada, e negli USA, nientemeno che a New York, dove , oltre che ad esibirsi, sarà artefice di seminari e stage. In Italia, partendo dalla sua Puglia, e precisamente a Lecce, la tournée di quest’anno (organizzata dall’Associazione Nasca Teatri di Terra nell’ambito del progetto di Internazionalizzazione della scena teatrale e coreutica pugliese strutturato dal Teatro Pubblico Pugliese, la Regione Puglia, la Comunità Europea. Progetto patrocinato dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro) prevede tappe anche a Firenze e Napoli.