“In-solito bar”: storie di sogni, amori fugaci e consolidata amicizia

“Eravamo 4 amici al bar…” così inizia la famosa canzone di Gino Paoli, ma stavolta all’ “(In)solito bar” sono solo in 3, Luca, Flavio ed Ezio, 3 amici dell’infanzia, 3 nullafacenti e perditempo, 3 inguaribili ragazzotti che trascorrono le loro giornate seduti al bar, in completa inezia, parlando di improbabili colloqui di lavoro, fugaci storie d’amore, questa o quell’impresa “straordinaria” ai loro occhi e dalle parole dei loro racconti.

Tutti clienti dello stesso bar, spettatori coinvolti e partecipi delle avventure dei 3 amici, come fossero le proprie, per riuscire a cambiare la propria vita. Si ride per le battute di un testo che non è scontato ma ci sono anche momenti di riflessione sul futuro che si prospetta ai giovani, privi di certezze e ancore di salvezza.

L’unico scoglio sicuro è l’amicizia, quella vera, che resta nel tempo e sconfigge le ansie ed i problemi della vita, fa sorridere e solleva nei momenti di difficoltà.

Luca Latino, Flavio Moscatelli ed Ezio Passacantilli, da un paio d’anni attori emergenti del teatro comico romano, anche coautori e registi, investono tutti i propri ricordi in questo spettacolo ed ogni loro risorsa creativa ed emotiva. Semplici e non costruiti, catturano con naturalezza la scena, strappando ilarità e complicità negli spettatori presenti in sala.

E allora…”ad maiora“!

Roma, teatro Testaccio, 12 dicembre 2015

Alessia Coppola

 

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