Il teatro d’impegno civile protagonista di Avamposti CalenzanoTeatroFestival 2016

Dal 16 settembre all’8 ottobre prime nazionali, letture, mise en éspace e il coinvolgimento di cinque compagnie under 35, tutte pluripremiate, per il festival organizzato dal Teatro delle Donne.

L’edizione 2016 di Avamposti CalenzanoTeatroFestival, annuale kermesse di drammaturgia contemporanea organizzata dal Teatro delle Donne di Calenzano, ha più di una novità. Anzitutto la durata: tre settimane, dal 16 settembre all’8 ottobre, a fronte degli abituali dieci giorni. Per arrivare così a ricordare il decimo anniversario dell’omicidio di Anna Politkovskaja, giornalista russa assassinata il 7 ottobre 2006 nell’ascensore del suo palazzo e nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i reportage dalla Cecenia e per le critiche al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. A lei e al suo lavoro di giornalista è dedicato il memorandum teatrale di Stefano Massini e Elena Arvigo: “Donna non rieducabile”, in scena il 7 ottobre al Teatro Manzoni di Calenzano. Nel corso della kermesse l’attrice presenterà anche una novità assoluta: “I monologhi dell’atomica”, ispirati alla “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich e a “Nagasaki” di Kyoko Hayashi (24-25 settembre), proseguendo così il proprio percorso alla scoperta di ‘donne imperdonabili’, testimoni scomode di realtà difficili, quali Svetlana Aleksievich, premio Nobel per la letteratura nel 2015 anche grazie ai suoi racconti su Cernobyl, e Kyoko Hayashi, sopravvissuta alla tragedia di Nagasaki di cui ha lasciato una toccante testimonianza.

Altra novità caratterizzerà la serata inaugurale, che quest’anno si svolgerà in un luogo ‘d’eccezione’: il cortile del Museo del Bargello di Firenze, dove Amanda Sandrelli e Monica Bauco presenteranno in anteprima nazionale “Trincea di signore” (16 settembre). Una pluripremiata drammaturgia di Silvia Calamai più volte andata in scena cambiando cast in un passaggio di testimone tra attrici davvero inusuale e che sarà presentata in una nuova produzione realizzata in collaborazione con il Teatro della Limonaia. Un’occasione per ricordare la scomparsa Barbara Nativi, ma anche per commemorare il cinquantesimo anniversario dell’alluvione del 1966 con uno spettacolo intenso, che vede protagoniste due donne anziane, Ortensia e Gervasia, che spiano dalla finestra una Firenze alluvionata, fra ricordi e nostalgie, battibecchi e speranze, fantasticando su improbabili fughe in canotto.

La programmazione proseguirà seguendo il filo conduttore di questa edizione, il teatro di impegno civile, alternando anteprime nazionali e regionali a spettacoli di successo che vedranno impegnati alcuni degli autori e degli interpreti più interessanti e più giovani del panorama teatrale italiano. Da ricordare almeno “La donna fatta a pezzi”, adattamento di un racconto di Assia Djebar della raccolta “Nel cuore della notte algerina” (dal 21 al 25 settembre);  “Piccola società disoccupata” di Rémi De Vos, con cui il regista Beppe Rosso prosegue la sua indagine sul mondo del lavoro contemporaneo (20 settembre); “Malanova”, di Ture Magro e Flavia Gallo, storia di denuncia sulle violenze carnali ai danni delle più giovani (21 settembre); “Promemoria. Monologo per persona sola” di e con Gloria Gulino (23 settembre); “Nonostante voi. Storie di donne coraggio”, un reportage teatrale di Livia Grossi sul valore della donna come individuo al di là dei tradizionali ruoli sociali di madre, moglie e figlia (1° ottobre).

Ma Avamposti è anche il festival che porta il teatro fuori dal teatro, che invade il territorio alla ricerca di altri spazi e altro pubblico.  In questo senso vanno le proposte presso la Nuova biblioteca comunale Civica, presso la Ex-scuola Mascagni e la cena/spettacolo al ristorante La Giara, con Claudia della Seta (regista) e Stefania Barzini (chef) in “L’ingrediente perduto”, cena-spettacolo presentata in anteprima nazionale (30 settembre).

Per il programma completo: www.teatrodelledonne.com

Lorena Vallieri

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