Il nuovo spettacolo Familie Flöz, “Haydi!”: il bagliore effimero dell’utopia

Al Teatro Puccini l’ultimo tour mondiale della Compagnia tedesca, vincitrice del Best Comedy 2015.

Una storia virtuosa e delicata quella proposta nel lavoro teatrale della Familie Flöz dal titolo “Haydi!”, in scena, per la seconda volta in Italia quest’anno, al Teatro Puccini il 25 e il 26 novembre. Li avevamo lasciati con il loro “Hotel Paradiso”, nel precedente spettacolo proposto a Firenze circa un anno e mezzo fa, per ritrovarli ancora più carichi e scatenati, con un nuovo pezzo teatrale colmo di maschere, curiosi video ed esilaranti gag. La compagnia Flöz insegue, stavolta, il riflesso precario di quella chimera che vuol concedere a tutti una dimora felice, capace di proteggerci dalle intemperie del mondo là fuori. Ne emerge una raccolta di figure umane ben congegnate, che si mescolano a motivi del racconto Heidi e ricordano i Monty Python e Kafka.

La trama si sviluppa in centro Europa, negli uffici delle autorità di frontiera, dove incontriamo il protagonista di questo spettacolo, il giovane Pedro Solano, neo laureato pieno di ambizioni. Mentre pattuglia la zona assiste al ritrovamento di una giovane donna, che muore esanime fra le sue braccia, lasciando come unico indizio uno scialle rosso che porta al collo. La sofferenza per il destino della ragazza lo strappa violentemente al suo mondo lavorativo e all’idea stereotipata dei profughi, raffigurati nella sua testa solo da un insieme di numeri e grafici. Ma nella sua agenzia è tempo di preparativi per la festa di Natale e la vita quotidiana dello staff di agenti internazionali continua inesorabile ed incurante degli ultimi eventi. Questi ‹‹acrobati delle scartoffie, zombi d’ufficio, formalisti di progetti ed esperti in piante ornamentali›› ostentano un modo di lavorare impeccabile, salvaguardando i propri interessi e mantenendo immacolata la propria immagine. Le loro necessità primarie sembrano riguardare la difesa dei propri confini, per proteggerli e meglio amministrarli, tracciati sul palco da un’originale scenografia scomponibile a scomparti e scaffali. Ed i confini sono dappertutto: fuori, nella bufera di neve di fronte al filo spinato, o dentro, nelle profondità dell’animo umano. A Pedro non resta che lottare con le richieste delle autorità, con l’intollerabile consapevolezza che ci saranno altre morti ad attenderlo, e forse l’unica via d’uscita è il richiamo compassionevole della metamorfosi.

Quella della Familie Flöz è una realtà consolidata da più di vent’anni, che propone stili ed espressioni artistici svariati, dalla Commedia dell’Arte alla pantomima, dal meta teatro alla clownerie. Le loro maschere e pupazzi inanimati sembrano imbattersi con altre sagome dal volto scoperto, valorizzando lo spazio adiacente di rara umanità. Degne di nota le immagini e i video animati che accompagnano i grotteschi personaggi in scena, abilissimi nel mettere in moto un gioco armonico di più lingue che si incrociano, in una brigata di squadra collettiva che riscopre un modo tutto nuovo di fare spettacolo. Resta la sorpresa finale che vede schierarsi sul palco per ringraziare il pubblico tre attori soltanto: Andrés Angulo, Björn Leese, Hajo Schüler, poliedrici interpreti ed evidentemente esperti illusionisti  nel moltiplicarsi in più ruoli senza battere ciglio.

Firenze – TEATRO PUCCINI, 25 novembre 2016.

Mara Marchi

HAYDI!, FAMILIE FLÖZRegia: Michael Vogel; Produzione: Familie Flöz & Theaterhaus Stuttgart; Maschere e Marionette: Hajo Schüler; Scenografia: Markus J.N. Trapp; Sound Design: Dirk Schröder; Musiche: Franui Musicbanda; Disegno Luci, Video: Reinhard Hubert; Animazione: Andreas Dihm; Costumi: Ottavia Trama; Video Art Work: Markus J.N. Trapp e Silke Meyer; Interpreti: Andrés Angulo, Björn Leese, Hajo Schüler.

Foto: Gianni Bettucci.

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