Se Cristo fosse un mio amico e mi dicesse: “Hey vado per qualche giorno ad Eboli” . Io molto probabilmente gli direi: “Visto che ti trovi, fermati al Bar Universal e sentiti un concerto dei Grammophone”. Io non sono amico di Cristo e forse neanche Cristo tiene molto a me, ma conosco Eboli, conosco le facce che l’affollano, i sorrisi dei ragazzi che passano le loro serate fuori al Bar Universal, conosco l’ambiente fecondissimo da cui fuoriescono i Grammophone.
Fa piacere ad oggi vedere come anche un’etichetta come Subcava Sonora, all’avanguardia per quanto riguarda il diritto d’autore ed il copyleft, abbia notato il talento di questi Ebolitani. Il 24 Gennaio saranno al Moses, locale che ha aperto da poco più di un anno e che già fa parlare molto di sè per le sue serate movimentate e per gli spazi ampi che, fidatevi di me, sono un valore aggiunto a Napoli.
I Grammophone sono in cinque, uniscono all’elettricità di un basso potente e di due chitarre, che dipingono paesaggi sonori che spaziano dall’algidità del post rock fino al calore del rock nostrano, un piano, servo della tragicità delle liriche, che a volte parlano della bellezza del vivere, altre affrescano il Bel Paese in tutte le sue contraddizioni, mostrandoci una galleria di crociffissi con le loro pene, le loro gioie. I ragazzi vogliono piacere a tutti, è evidente il fine. Costruire un pop raffinato, ma pur sempre pop, che spazi anche in generi musicali che poco hanno a che vedere con la tradizione musicale italiana.
L’Artwork del loro ultimo lavoro “Multiverso” è stato affidato a Manuele Altieri noto disegnatore e grafico di Eboli, ma anche impegnato nel mondo della discografia, essendo la mente dietro La Fine ( www.lafine.it), una piccola etichetta Ebolitana che si occupa di D.I.Y, serigrafie, libri ma soprattutto di musica. Insomma grande colpo per il Moses che ve li porta dal vivo questo Venerdì. Per l’occasione la Subcava mette a disposizione un servizio di prenotazione gratuita all’indirizzo subcavaeventi@gmail.com. A seguire dj set di Gianni Rallo.
Napoli – 23 Gennaio 2014
Mario Orsini
