“Il malato immaginario”, Gioele Dix è un brillante Argan, ma senza graffio

Andrèe Ruth Shammah propone la sua lettura de Il malato immaginario, affidando il ruolo del protagonista a un Gioele Dix perfettamente a proprio agio nel restituire l’ironia del personaggio (un po’ meno la sua cattiveria), il lamentoso e suggestionabile Argan, la cui ipocondria soccombe al fascino della scienza medica – a quei tempi ancora avvolta nelle nebbie oscurantiste e metafisiche- venerata fino alla negazione del buon senso.

21_IL MALATO IMMAGINARIO  Gioele Dix e Anna Della RosaArgan passa le giornate ad assumere farmaci e a chiedere consulti e   non vede la cialtroneria di chi si arricchisce sfruttando i suoi presunti malesseri, in vero somatizzazioni di conflitti personali per i quali nessuna pillola miracolosa è concepibile (la crociata scettica di Molière contro l’oscurantismo fraudolento può facilmente leggersi, nel nostro secolo, come una critica allo scientismo e alla medicalizzazione dilagante delle problematiche umane ). Chiuso nel suo narcisismo, non ascolterà i desideri della figlia Angelica (Valentina Bartolo), destinandola in moglie non al suo prediletto bensì al nipote di uno dei medici da quattro soldi di cui il nobile si attornia e sarà solo grazie alla zelante serva Tonina (una brillante Anna Della Rosa ) che Argan scoprirà la verità circa l’amore tutt’altro che disinteressato della   seconda moglie Belinda (Linda Gennari). Ma nonostante la nuova consapevolezza sull’ipocrisia che infetta i rapporti con tutti i familiari e accoliti, Argan sceglierà, come sappiamo, di restare nascosto dietro il suo velo protettivo di scaramanzia e di finzione (ben suggerito dalle scene a cura di Gianmaurizio Fercioni), continuando ad inseguire il miraggio di “felicità” delirato nella sua percezione portentosa della scienza medica, piuttosto che accettare di convivere col caso e con l’imprevedibilità delle sorti del corpo e dell’anima.

Napoli, Teatro Mercadante – 3 Febbraio 2015

Amedeo Junod

IL MALATO IMMAGINARIO di Moliere

regia di Andrèe Ruth Shammah

con Giole Dix, Anna La Rosa, Linda Gennari, Valentina Bartoli.

 

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