“Il chiostro dei miracoli”, presentazione del libro a Napoli

Parte 1.2.3Presentazione del libro di Maria Roccasalva IL CHIOSTRO DEI MIRACOLI

giovedì 11 febbraio 2016, ore 18.00 la Feltrinelli | Libri e Musica via Santa Caterina a Chiaia, 23 Napoli

Con l’autrice:
Peppe Lanzetta, drammaturgo, attore e scrittore
Wanda Marasco, scrittrice, attrice e regista
Silvio Perrella, scrittore e critico

Servizio di interpretariato in Lis (Lingua dei Segni Italiana) a cura della Scuola CounseLis

Il Chiostro dei Miracoli è un libro della memoria.
Suddiviso in sei capitoli – Notte, Alba, Pomeriggio, Crepuscolo, Tramonto, Scirocco – i racconti sono unificati dal soggetto narrante – l’autrice ancora bambina – e hanno per teatro la città di Napoli negli anni precedenti la Seconda guerra mondiale, poi lo svolgersi della guerra stessa, le Quattro Giornate e il dopoguerra.
La particolarità del libro è data dal fatto che di solito questi eventi turbinosi sono stati sempre visti con occhi di adulti; raramente da un bambino, e per quanto riguarda Napoli, mai.
I bambini non conoscono il dramma: per loro tutto è gioco.
Anche la morte, la miseria, la fame, nel gioco diventano spettacolo.
Protagonista è un sipario da scenografia di avanspettacolo raffigurante un giardino, unica consolazione, e anche unica evasione concessa alla narratrice-bambina, che vive in un sordido chiostro sepolto in un vecchio palazzo dei Quartieri Spagnoli, a vico Sant’Anna di Palazzo.
Sipario e chiostro sono due realtà immutabili e ferme, eppure diverse col variare della luce.
E ogni momento di questa luce possiede il carattere degli attori che vi si stagliano contro: la nana, il nonno, la zia, la mamma, il padre, il coro dei miserabili che recitano, inconsapevoli, la tragedia greca della loro vita.
Il vero miracolo è la loro sopravvivenza.
A conferire leggerezza, l’ironia della donna adulta che scrive e ricorda.
E mentre ricorda, assolve e sorride.

A differenza delle varie ricerche di stampo proustiano, Il Chiostro dei Miracoli non è un libro contro il tempo, alla riscoperta di un passato sepolto.
Il passato non ha bisogno di essere disseppellito perché non è mai trascorso.
E il tempo non può offuscare niente, perché semplicemente non esiste.

Maria Roccasalva, napoletana, scultrice, ha svolto attività di critico d’arte per i quotidiani «l’Unità» e «Paese Sera».
Come autrice ha pubblicato: La Tebaide sovraffollata (1992) e A scuola dagli Ardenti (Guida Editore, 2012).
Con l’editore Tullio Pironti ha pubblicato: Nowhere no war. Arte e artisti a Napoli 1974-1984 (2004), Intrigo a Costantinopoli (2008), Il Danubio non parla latino (2009), È notte anche per me (2010), la ristampa rivista e aggiornata de La Tebaide sovraffollata, ovvero Le pietre e i demoni di Napoli (2013), L’enigma del sarcofago (2013) e La Compagnia dei Naufraghi (2014).
Per la collana Elogi ha pubblicato l’Elogio dell’adulterio (2010) l’Elogio dell’eros (2015).

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