I “Ragazzi Irresistibili” di Neil Simon, sono, per Marco Sciaccaluga, Eros Pagni, giunto alla sua tredicesima collaborazione con il regista , e Tullio Solenghi, nostalgicamente divertenti in questa tragicommedia sull’amicizia e sul passare del tempo.
“I ragazzi irresistibili” è ispirata alla più longeva coppia del voudville americano Smith and Dale. Nella commedia dopo 43 anni di collaborazione il duo si scioglie a causa del ritiro dalle scene di Al Lewis , che, per questo, non verrà più perdonato dal suo collega, Willie Clark così costretto a ricostruirsi, senza riuscirci, come personaggio singolo. L’opera fotografa i due personaggi nella loro vecchiaia e dopo 11 anni di silenzio, quando hanno l’occasione di ricostituire il duo per un ultimo spettacolo, questa volta televisivo e ironia della sorte, sulla storia del voudville. I rancori e i difetti dell’uno e dell’altra sono ancora forti, anzi inaspriti dal tempo, ma è palpabile il bisogno di ritrovare quell’amicizia perduta, soprattutto in un momento della vita dove la solitudine, la frustrazione e la nostalgia degli antichi fasti giovanili, aprono ferite sempre più profonde . I due si ritroveranno necessariamente, se non per lottare contro il tempo almeno per affrontare la realtà della propria vecchiaia, che li ha ridotti a documentario di se stessi. Il testo è un esempio tematico e stilistico dello humor simoniano: è il dramma dell’uomo comune vissuto ironicamente a suscitare il riso e la simpatia del pubblico verso i suoi personaggi così simili a lui.
Nella riproposizione di questo opera Sciaccaluga ha reso chiaramente quel misto di ironia e nostalgia che è l’humus vivifico di questo testo, aiutato anche da due bravi interpreti che hanno sostanzializzato questi personaggi rendendoli vivi, credibili, complessamente reali come singoli e in relazione tra loro e con il mondo che li circonda che avanza lasciandoli indietro.
I tempi comici della coppia sono andati a segno quasi sempre, riuscendo a rendere, non rallentando quasi mai l’azione scenica, la tempistica naturale di personaggi ormai anziani. Il regista, inoltre, ha trovato un giusto mezzo registico, che significa ma non distrae la partecipazione e l’immedesimazione del pubblico. Come percepibile in controluce, infatti, la storia realisticamente proposta, vira irrealisticamente, verso una messa in scena della vicenda, in stile voudville, con gli attori posti, parallelamente al pubblico, che vivono i loro conflitti come se stessero recitando uno sketch interpretato centinaia di volte.
La verità che i due attori ,e soprattutto Eros Pagni nel ruolo di Willie Clark, infondono in questi personaggi, li rende tutt’uno con l’ambiente in cui si muovono, quasi fossero parte del mobilio: un’armonia che fa ridere e strugge allo stesso tempo. Di contro non accade lo stesso per un altro personaggio importante, ovvero il nipote di Clark, interpretato da Massimo Cagnina, che risulta una stonatura, un elemento scomposto troppo irrealisticamente fuori rispetto al registro utilizzato dagli altri.
In ogni caso, un risultato positivo quello di Marco Sciaccaluga e dei suoi Ragazzi Irresistibili.
Napoli, Teatro Mercadante – 27 febbrio 2014
Federica Pirone