“Gigolò per caso”: quando un perfetto binomio Allen-Turturro incontra un meraviglioso sottofondo musicale napoletano

gigolòFioravante (John Turturro) è un signore colto di mezza età che in tempi di crisi si ricicla in molteplici attività, dal fioraio all’idraulico, dall’elettricista al libraio. Incoraggiato dall’amico Murray (Woody Allen), che conosce donne disposte a pagare pur di trovare uomini in grado di soddisfare i loro bisogni d’amore, si lancia nell’avventura della professione più antica del mondo. Grazie alla sua gentilezza, a quel suo modo di fare timido e impacciato, Fioravante si rivela un amante infallibile, introducendo la figura del gigolò sensibile ed educato.Tutto funziona alla grande, gli affari vanno a gonfie vele anche grazie all’aiuto di un insolito Woody Allen, a cui il ruolo del magnaccia esistenzialista, in perenne crisi d’identità, sposato con una donna di colore e padre di una ciurma simpatica di ragazzini, calza a pennello.

Da circa un decennio Woody Allen non si lasciava dirigere da un altro regista. Il personaggio che interpreta sembra uscito da una delle sue commedie, tanto è ironico, nevrotico e munito di battute che è difficile credere non siano state scritte da lui, soprattutto per quel pizzico d’amaro in bocca che non manca mai. Eppure il suo zampino c’è: “Io ho scritto la sceneggiatura e Woody Allen mi ha mandato le sue critiche, talvolta dure, dirette: ‘Questo è tremendo, non mi piace’. Woody mi ha incoraggiato a rendere la storia più sofisticata”, dice Turturro. “La prima ora sul set è stata un po’ più difficile poi abbiamo trovato il ritmo, è stato facile dirigerlo. Sul set l’ho lasciato un po’ improvvisare, lui è veramente bravo quando improvvisa. Gli ho messo accanto questo gruppo di bambini afroamericani che non sapevano nulla di Allen ma l’hanno adorato. Soltanto uno, quando Woody cambiava le battute, gli pestava i piedi e gli diceva: ‘Guarda che hai sbagliato'”.

Dopo un meraviglioso Woody Allen, tanto umorismo , romanticismo e quel velo di malinconia non poteva mancare la magia della musica, tra jazz e rielaborazioni dei classici della musica napoletana.

“Tra le piccole felicità di questo mio film  –  ha dichiarato il regista-  c’è di aver potuto utilizzare “Tu si’ ‘na cosa grande” che era rimasta fuori da “Passione”. Il brano è inserito in una scena molto forte e cruciale, lascia lo spettatore con il fiato sospeso e in attesa di una svolta, tipica prerogativa delle commedie di Woody Allen. John Turturro, innamorato di Napoli, inserisce in questo scenario newyorchese un sapore partenopeo. Napoli,una città che ha la musica nel sangue: quella classica, dei grandi teatri e quella popolare.

Il binomio Allen-Turturro unito alla nostra bella città sembra molto promettente, prossima commedia interamente girata a Napoli? Incrociamo le dita, del resto Napoli è la più misteriosa città d’Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola città del mondo che non è affondata nell’immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Una città splendida conquistata da popoli diversi, massacrata e ricostruita, con ferite aperte, ma che sa ancora cantare e raccontarsi attraverso la sua musica ed i suoi artisti. Ci sono luoghi dove vai una volta e ti basta, e poi… c’è Napoli.

Napoli non è una città: è un mondo.

 

 

Mariateresa Farnese

 

 

 

 

Gigolò per caso

Titolo originale:Fading Gigolo

USA 2013

Genere: Commedia

Regia: John Turturro

Con:John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone, Sofía Vergara, Vanessa Paradis
Durata 98 min
Distribuzione (Italia) Lucky Red

 

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