La mia attrazione verso il mondo del cinema, della cinematografia e della storia dell’arte è sempre stata presente fin dalla primissima adolescenza, per poi sfociare con una formazione nella scuola secondaria superiore. Nonostante i miei studi universitari abbiano preso un percorso scientifico, il famoso “fuoco sotto la cenere” dell’arte della recitazione è rimasto acceso. Come tutte le “avventure”, anche questa esperienza designa per me una nuova terra tutta da esplorare con uno zaino in spalla pieno zeppo di curiosità e intraprendenza. L’incontro con Antonio Mocciola è stato alquanto curioso e quasi al limite dell’immaginazione in quel caldo pomeriggio settembrino di Roma. Quei giorni ero nella Città Eterna per partecipare ad un congresso scientifico. Il mio ricordo nitido va subito alla fermata dell'autobus dove io e uno “sconosciuto” Antonio Mocciola scendemmo insieme e dove pochi minuti prima proprio su quello stesso mezzo la mia valigia cadde con un tonfo a dir poco cruento ai piedi di Antonio, da lì una chiacchierata nel bar più vicino fece da sodalizio per la nostra conoscenza artistica.
Nel cortometraggio interpreto Filippo, un ragazzo determinato, apprensivo e con molta intuizione.
L’essere “senza veli” in questo nuovo contesto artistico sarà sicuramente un’unica nuova emozione tra l’incredulità che s’inchina all’arte e la carezza di un forte messaggio che vuole dare il mio contributo per Carne Riconoscente.
Spero di essere all’altezza di ciò, ma soprattutto il mio impegno sarà portare avanti la grande opportunità chemi è stata data. Sicuramente continuerò a coltivare questa passione.