Una ricerca dell’Università Cattolica di Milano, realizzata in collaborazione con l’Ischia Film Festival ed il portale del Cineturismo, ha indagato come le rappresentazioni cinematografiche dei luoghi possano contribuire a orientare le scelte turistiche del pubblico, spingendolo a programmare un viaggio o una vacanza nelle località mostrate.
[Ischia, 1 luglio 2014] E’ stata presentata nel corso del XII convegno internazionale sul Cienturismo che si svolge in seno al programma dell’Ischia Film Festival, la ricerca dell’Università Cattolica di Milano. Esiste un forte legame tra il modo di vivere l’esperienza della visione cinematografica e le motivazioni al cineturismo, ovvero tra “viaggio immaginario” sullo schermo e “viaggio reale” nei luoghi dove sono stati girati i film: questo è il principale risultato della ricerca che ha identificato tre diversi approcci al turismo, di cui due particolarmente attrattivi per la promozione del cineturismo.
L’indagine «Cinema e turismo in Italia. Una prospettiva psicologica di analisi della scelta della vacanza» è stata diretta da Roberto Nelli nell’ambito del progetto di ricerca Branded Content Labdell’Università Cattolica di Milano ed è stata condotta da Furio Reggente e Roberta Todesco con la collaborazione dell’Ischia Film Festival.
La ricerca ha inteso esplorare il fenomeno del cineturismo, indagando l’esperienza della vacanza e la fruizione cinematografica adottando un approccio psicologico, volto a rilevare le motivazioni sottostanti alle scelte turistiche dei rispondenti e ad approfondire i meccanismi psicologici (identificazione e proiezione) che si manifestano durante la visione di un film.
Il questionario – articolato in tre parti finalizzate ad approfondire congiuntamente l’esperienza della vacanza, l’esperienza cinematografica e la concreta visita ai luoghi mostrati nei film – è stato somministrato dal luglio 2013 all’aprile 2014 attraverso molteplici canali in grado di raggiungere non tanto un campione significativo di italiani, quanto un insieme di turisti interessati al cinema e in grado di fornire elementi utili al perseguimento dell’obiettivo della ricerca.
I fattori della predispozione al cineturismo
La chiave del successo turistico di una location cinematografica risiede nell’approcciare correttamente coloro che vivono con intensità e passione la fruizione dei film al cinema, sentendosi proiettati in un’“altra realtà” attraverso l’innesco dei meccanismi dell’identificazione e della proiezione psicologica. Sono dunque queste le persone che provano maggiormente il desiderio di visitare le location dei film e ricercano con piacere le informazioni su tali luoghi:
– il segmento di chi si reca al cinema circa una volta al mese e che come turista manifesta un approccio ludico e sognatore al viaggio: sono per lo più giovani con un buon livello culturale, che si recano in vacanza due o tre volte all’anno; amano visitare luoghi sempre nuovi ricercando nella vacanza svago e divertimento, nonché un’occasione ideale per l’interruzione della routine e per la realizzazione di un sogno personale; ben il 61,2% dei “turisti ludici” dichiara di essersi recato direttamente in un luogo perché visto in un film e addirittura il 71,8% degli stessi afferma di aver modificato l’itinerario di viaggio per visitare una location cinematografica;
– il segmento di coloro che frequentano molto il cinema e che al tempo stesso si recano spesso in vacanza ricercando natura e cultura, lontano dall’onda della moda e del divertimento, manifestando un approccio impegnato e autonomo alle scelte turistiche: si tratta di persone di età più matura con un elevato livello di istruzione e che esprimono aspettative non facili da soddisfare, più articolate e complesse rispetto a quelle spensierate dell’altro segmento; sebbene solo il 45,2% dei “turisti impegnati” abbia dichiarato di essersi recato direttamente in un luogo perché visto in un film, ben il 61,9% di loro ha comunque sostenuto di aver modificato l’itinerario di viaggio per visitare un set cinematografico.
I tre approcci al turismo identificati dalla ricerca
I “turisti ludici e sognatori” (il 43% dei partecipanti alla ricerca) sono in genere giovani (più del 67% ha un età inferiore ai 35 anni, il 17,5 % tra i 36 e i 45, il 15,4% tra i 46 e i 55), con un buon livello di istruzione (il 33,3% ha un diploma di scuola superiore e il 40,8% di loro possiede una laurea triennale), che amano visitare posti sempre nuovi, ricercando il divertimento in una vacanza esclusiva. Sono anche quelle persone che vedono nel viaggio un’occasione ideale per l’interruzione della routine e per la realizzazione di un sogno personale. Generalmente si recano in vacanza 2-3 volte l’anno (il 57,1% di loro) e al cinema circa una volta al mese (36,4%).
I “turisti impegnati e autonomi nelle scelte” (il 39,5% dei rispondenti) si identificano in un individuo di età abbastanza matura (metà di loro ha un età compresa tra i 36 e i 55 anni, il 29,9% tra i 26 e i 35 e solo il 19,7% sotto i 25 anni), con un ottimo livello di istruzione (il 43,3% possiede una laurea magistrale), che ama visitare posti nuovi per soddisfare il proprio desiderio culturale, lontano dalle mete “in” e di moda. Generalmente si reca in vacanza 2-3 volte l’anno (nel 51,9% dei casi), ma ben il 13,3% afferma di andare in vacanza più di 5 volte all’anno. Sono anche frequenti fruitori delle sale cinematografiche (più del 10 % di loro afferma di recarsi al cinema una o più volte alla settimana).
I “turisti pigri e abitudinari” (il 17,5% dei rispondenti) rispecchiano invece una tipologia di individuo di età piuttosto differenziata (il 60% ha meno di 35 anni, mentre il 40% oscilla dalla fascia dei 36-45 anni alla fascia dei 46-55), che possiede un buon livello di istruzione; è piuttosto radicato alle proprie abitudini e preferisce la fuga dalla routine quotidiana in luoghi poco esotici e vicini a casa. Si reca in vacanza generalmente 2-3 volte all’anno (46,7%), ma un’altissima percentuale (40%) dichiara di recarsi in vacanza solo una volta all’anno. Rari frequentatori delle sale cinematografiche, il 5,1% di loro afferma di non andare mai al cinema e il 47,5% solo qualche volta all’anno. Complessivamente non appaiono interessanti alla possibilità di visitare i luoghi in cui è ambientato un film.