“Comme se magna a Ppasca e a Carnevale”, in uscita il libro gastronomico

!cid_ii_ikjfznuj0_152d4a1d27898669Raffaele Bracale è l’autore di “Comme se magna a Ppasca e a Carnevale – I menú napoletani delle festività pasquali e tutte le ricette dei piatti di Pasqua”.  La guida definitiva alla tavola della Pasqua napoletana a cura di Amedeo Colella CULTURA NOVA EDIZIONI

Perché ‘a fellata si chiama pure ‘o piatto beneditto? Perché la sera del giovedì santo i napoletani mangiano la zuppa
di cozze? Che differenza c’è tra curdisco, capretto, agnello e corachiatta? Cosa c’entrano i sacerdoti con gli
strangulaprievete? La frittata di maccheroni è la protagonista dei pranzi al sacco del Lunedì in Albis? Il migliaccio
è il parente povero della pastiera? Il sanguinaccio si fa davvero col sangue di maiale? Quali sono i menu della
quaresima e della Pasqua a Napoli?

L’autore
Raffaele Bracale – Napoletanologo, studioso dell’idioma napoletano. Esperto di gastronomia partenopea e custode
delle tradizioni culinarie napoletane. Le sue ricette sono considerate dagli addetti ai lavori i grandi classici della cucina
napoletana. I pastori sono di Marco Ferrigno, maestro pastoraio di San Gregorio Armeno.
Le regole della gastronomia pasquale sono semplici: nel periodo di quaresima si pratica moderazione, morigeratezza
gastronomica. Prima e dopo tale periodo c’è invece la vera esplosione dell’arte culinaria napoletana.
Nel periodo di carnevale è tutto un trionfo di lasagne, migliacci, sanguinacci, chiacchiere.
Poi col semplice pasto del mercoledì delle ceneri, in cui tradizionalmente trionfano i ceci, ci si prepara ad un lungo
periodo di semplicità gastronomica.
Tutto fino alla domenica di Pasqua quando, per festeggiare la resurrezione, la tavola si riempie di ogni ben di Dio.
In questo libro, lo storico della gastronomia, Raffaele Bracale, ci regala la sua memoria storica sui menu pasquali,
quelli di casa Bracale, e ci dona tutte le ricette dei piatti tradizionali. E naturalmente non lesina su divertenti
aneddoti sulle tradizioni culinarie pasquali.
A Napoli non è Carnevale senza lasagna e senza chiacchiere. Non è Pasqua senza ‘o piatto beneritto, senza ‘a
menesta maritata, senza capretto al forno, senza carciofi in pinzimonio, senza tortano e casatiello. Ma soprattutto,
non è Pasqua se la tavolata delle feste non si chiude con la regina dei dolci napoletani: la pastiera.

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