“Cicale”: famiglia allargata, figli gelosi ed un canto melodioso

In una cascina immersa nel verde della costiera amalfitana si svolgono le vicende singolari dei protagonisti di “Cicale“, lo spettacolo tratto da un testo di Jean-Marie Chevrot con la regia di Silvio Giordani.

La commedia gira intorno alle vacanze estive di una coppia “matura” che si troverà a dover fare i conti con la visita dei rispettivi figli che trasformerà il loro piacevole soggiorno, inizialmente progettato come romantico, in una convivenza piuttosto “movimentata”. Protagonisti della scena Fabio Avaro e Rita Forte, lui nei panni di un architetto romano, lei in quelli di cantante, non discostandosi da quello che è nella realtà. L’interpretazione che danno dei propri personaggi si pone in netta contrapposizione: lui caratterizzato da una comicità troppo “provinciale” scandita da una pronunciata cadenza romana, che stona nel contesto; lei elegante e raffinata anche nella recitazione, arricchita dalla bellezza della sua voce, che regala agli spettatori degli intermezzi canori.

La storia si interseca di situazioni comiche, incontri, scontri ed equivoci grazie anche all’interpretazione di Danilo Celli (il figlio di lei), Valentina Marziale (la figlia di lui), Guido Goitre (il presunto fidanzato della figlia) ed Olga Sgambati (l’ex moglie).

La commedia diverte e sdrammatizza su un tema che è il dilemma delle nuove famiglie cosiddette “allargate”, ossia i rapporti tormentati e travagliati tra genitori e figli, ex e nuovi compagni, e così via. Il pubblico si rivede in quei ruoli e in quelle vicende rappresentate sulle tavole del palcoscenico, in fondo… quale miglior teatro se non quello che rispecchia il vissuto.

 

Roma, teatro Manzoni, 22 Gennaio 2016

 

Alessia Coppola

 

 

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