Il teatro di Virgilio Sieni: l’avanguardia per la danza sulla scena nazionale e internazionale.
Cango, Teatro della Toscana (Teatro della Pergola e Teatro Era di Pontedera) e Teatro di Rifredi mantengono alto il nome di Firenze, storica capitale dello spettacolo. In seguito alla riforma varata da MiBACT, che opta per una nuova multidisciplinarità nell’ambito delle arti performative, e agli importanti riconoscimenti nazionali, Cango, Centro di Produzione e Compagnia di Virgilio Sieni, dà il via a “Umano Cantieri internazionali sui linguaggi del corpo e della danza”.
Il progetto apre la strada a tre anni di sperimentazione, collaborazione, condivisione tra arti, artisti, allievi e pubblico. Il percorso è intrapreso, simbolicamente, il 14 ottobre 2015, con l’inaugurazione di una strada dorata: via Santa Maria, in cui si trova Cango, sarà percorsa da una foglia d’oro, omaggio alle tradizioni artigiane d’Oltrarno. Fino al 31 ottobre “Umano” ospiterà laboratori, seminari, ma specialmente produzioni spettacolari che coinvolgeranno coreografi nazionali e internazionali. L’obiettivo è riportare la danza alle sue valenze, se così si può dire, primordiali, in un’ottica prima di tutto comunicativa. È proprio il corpo umano che diventa linguaggio e metafora del mondo. Tra gli spazi di via Santa Maria, del Teatro Cango Cantieri Goldonetta, del Teatro della Pegola, della Chiesa di Santo Spirito, di Palazzo Pitti, del Museo La Specola, la danza mostra le sue nuove mete attraverso un reticolo di artisti eterogenei e differenti, ma accomunati dalla voglia di indagare sull’uomo, sul suo corpo, sul suo mondo. Ovviamente immancabile la presenza di Virgilio Sieni, che il 15 ottobre sarà ufficialmente nominato Chevalier de l’ordres des arts et de lettres, titolo attribuitogli dal Ministro della cultura francese nel 2013, in una cerimonia tenuta al Cango, regno di Sieni, e presieduta da Isabelle Mallez, direttrice Institut français Firenze. Sieni è autore di tre lavori che arrivano per la prima volta sulle scene fiorentine. 22 e 23 ottobre, al Teatro della Pergola, vanno in scena “Le Sacre”, su musiche originali di Daniele Roccato, e “La sagra della primavera”, su musica di Igor Stravinskij, due coreografie che sembrano ricercare disperatamente flussi d’aria primordiali. 17, 28, 29 ottobre, invece, in prima assoluta, il debutto di “Angelus Novus”, prodotto dal Teatro della Toscana, un lavoro in cui professionisti e allievi si intrecciano in una riflessione sul celebre quadro di Paul Klee, letto secondo la filosofia di Walter Benjamin.
Tra gli artisti internazionali, apre il progetto Radhouane El Meddeb, con “Je danse et yous en donne à bouffer” (14 e 15 ottobre) e “Au temps où les arabes dansaient” (17 e 18 ottobre), entrambi in scena al Cango. Il coreografo franco-tunisino si rivolge, nel primo caso, allo spettatore non in quanto intenditore d’arte ma in quanto semplice essere umano, ai suoi sensi, alla vista e all’udito ma anche all’olfatto e al gusto: un couscous preparato in scena verrà, alla fine, condiviso con il pubblico. Nel secondo spettacolo la protagonista è, invece, la danza del ventre, qui al maschile, come per provocare e ammonire su una realtà ormai svanita. Emanuel Gat, israeliano, porta sulla scena fiorentina “Plage romantique” (25 ottobre, Teatro della Pergola), che medita sul rapporto più o meno intimo tra vista e udito, e “Florence” (14, 27, 28 ottobre, Cango), una riflessione sulla vita di tutti i giorni. La svizzera Yasmine Hugonnet, in sinergia con un gruppo di danzatori italiani scelti per l’occasione, ha creato, per Cango, “Extensions” (16, 17, 18 ottobre), altra coreografia che parla agli organi di senso e alle emozioni. Per finire, una prima nazionale di Laurent Chétouane, “Considering/Accumuations” (30 e 31 ottobre, Cango), con musica dal vivo al pianoforte, ispirato a “Il Teatro delle Marionette” di Heinrich von Kleist.
L’Italia partecipa anche con MK, Simona Bertozzi, Marina Giovannini e CollettivO CineticO. MK, il 21 ottobre, porta al Cango “Hey”, ideato insieme al duo Sigourney Weaver, e “Sub.V”, di e con Roberta Mosca. Entrambi lavorano sulla parola, il primo sulla parola pronunciata, il secondo sulla parola scritta, per esempio attraverso una e-mail. Simona Bertolazzi comunica attraverso l’immaginazione, con “Animali senza favola” (25 ottobre, Cango), che rievoca pulsioni nascoste dell’umano, e con “Prometeo: il dono” (28 ottobre, Cango), prima assoluta, che pensa alla creazione come a una serie di coincidenze. Marina Giovannini è autrice di quattro brevi azioni coreografiche, messe in scena da quattro bambine diverse: “Figurina”, ospite nello spazio delle botteghe artigiane in via Santa Maria; “Verve – Duetto Nero” (29, 30, 31 ottobre, Cango) mostra poi la distanza tra due generazioni diverse. CollettivO CineticO di Francesca Pennini propone, invece, un percorso formativo per adolescenti: “Your <age>” (23 e 24 ottobre) mira alla creazione, attraverso gesti e movimenti, di un’identità personale.
Anche i giovani coreografi, Davide Valrosso con “Cosmopolitan Beauty” (14 ottobre, Cango), Claudia Catarzi con “Studio davanti a una testa” (14 ottobre, Cango e Sagrestia di Santo Spirito), Ajmone con “Trigger” (25 ottobre, Cango e Sala del Fiorino di Palazzo Pitti) e Claudia Caldarano con “Causa sui” (30 ottobre, Cango e Salone degli Scheletri del Museo La Specola), si interrogano, si mettono in gioco, esplorano qualcosa che hanno davanti, ma con cui possono entrare in contatto solo tramite una forte volontà di comunicazione. È questo, dopo tutto, l’obiettivo di “Umano _ Cantieri internazionali sui linguaggi del corpo e della danza”, che propone anche due incontri: “Camminare e correre”, con Andrea Nanni e Virgilio Sieni, e “Umano. Il corpo di Antigone”, con Giancarlo Gaeta, che sembrano voler riassumere gli intenti di tutto il progetto: cercare una nuova danza, cercarla guardando l’ultimissimo presente, ma tenendo sempre un occhio sulle antiche e mitiche origini.
Per informazioni e acquisto biglietti:
CANGO www.virgiliosieni.it
Via Santa Maria 23/25 Firenze
Tel. 055 2280525 – biglietteria@virgiliosieni.it
Benedetta Colasanti