“Beatrice”, un libro silenzioso

“Beatrice”, un amore senza tempo.

Una storia che viene scoperta e fa sognare una donna in una affascinante Parigi.

Beatrice è una donna un po’ solitaria, schiava di una routine che la porta, ogni giorno nei grandi magazzini dove lavora.

Ligia nella sua professione, passa il tempo a mostrare guanti, accessori e mille altre cose alle clienti più che esigenti.

Chiusi i battenti del grande magazzino dove spende tutta la giornata, mette il suo cappotto e torna tra la folla.

Folla che la conduce a prendere sempre lo stesso treno per tornare a casa e chiudere una giornata simile a tutte le altre.

Una vita che le sembra probabilmente stretta, circondata da persone ogni giorno eppure sola, rinchiuda nella sua routine.

Tutto cambia quando una borsa attira la sua attenzione, una strana borsa rossa che sembra dimenticata da qualcuno.

 

Questa è la trama di base di “Beatrice”, un amore senza tempo, un volume di Joris Mertens pubblicato da Tunuè.

Beatrice raccoglie quella borsa e scopre il suo contenuto: un vero e proprio album fotografico pieno di ricordi.

Quell’album la porterà a vivere una vita non sua, ma a scoprire le magie di sentimenti che forse non ha mai provato prima.

L’ambientazione parigina è sempre una garanzia, vie romantiche, strade piene di gente ma anche piene di storia.

Vicoli noti, edifici storici, tutto è perfettamente riportato rievocando anche i fasti antichi della storia scoperta dall’album.

Un viaggio nel tempo, un confronto tra ieri e oggi visto con gli occhi di una commessa che scopre di colpo una luce diversa.

 

Joris Mertens in “Beatrice” mette la Francia come protagonista indiscussa dell’opera, come se fosse una cornice senza tempo.

Il suo tratto sognante si adatta benissimo all’ambientazione scelta che ovviamente fa anche da unica voce per il racconto.

Non c’è una sola riga di testo all’interno del volume, “Beatrice” è un vero e proprio silent book che ha altri canali di comunicazione.

Non serve la parola, a parlare saranno le immagini, le espressioni ben esibite della protagonista e le suggestioni di ogni tavola.

Un lavoro che si fa sfogliare per entrare in una storia nella storia, qualcosa che tocca le corde dell’anima.

Non può non venire alla mente la scanzonata storia di “Amelie” attraverso vari elementi, dalla nazione in cui vive la storia al ritrovamento dell’album di foto.

Un paio di elementi in comune con un classico del cinema danno però vita ad una storia molto diversa e tutta da scoprire in pieno silenzio.

Gaetano Cutri

Share the Post:

Leggi anche