“A cuore scalzo” con Luca Faustinella
“Roma ha segnato il mio destino”

 

E’ timidissimo, ma sa il fatto suo Luca Faustinella, da Sezze (Latina): ventotto anni, una laurea in lettere e una grande passione: l’audiovisivo.

Sarà l’assistente alla regia di Giorgia Filanti, pronta a firmare come regista “Carne riconoscente”. Si girerà a Roma, città nella quale Luca abita, e nella quale ha diretto il suo ultimo cortometraggio, “Favole”, disponibile sulla piattaforma formeweb tv. Questa la trama: Corviale. Una giornalista, affiancata da una troupe televisiva, viene inviata in loco per promuovere il gigantesco complesso residenziale sito nella periferia sud-ovest di Roma, pensato come una lunga città verticale dove poter usufruire di qualsiasi tipo di servizio. Tante le iniziative socioculturali portate avanti dalla gente del posto, tanti gli spazi e le attività su cui poter contare. La giornalista si addentra nelle vite dei personaggi più bizzarri che animano il quartiere: un architetto, un ingegnere energetico, una libraia, un’attrice e un writer. Al termine delle interviste, Franco, un vero abitante di Corviale, indignato dalle favole massmediali cui ha assistito, ci renderà partecipi della realtà e dei sogni di un quartiere in fermento, dove l’abbandono edilizio potrebbe essere solo un triste ricordo.

 

Il mondo del teatro, da cui mi sono allontanato prima del covid, mi ci sono ritrovato più dentro che mai – racconta – e non mi dispiace. Ho fatto alcune regie teatrali, ho lavorato con Roberto D’Alessandro e attraverso Silvio Pennini, che sarà uno degli attori di “Carne riconoscente” ho conosciuto Giorgia Filanti, assistendola nella regia di “Gleba”. La mia passione sono gli audiovisivi e i videoclip musicali, e se devo pensarmi tra dieci anni è ancora lì che mi immagino, su un set”.

Mai troppo tentato dal comparire in prima persona, Luca Faustinella ha però le idee molto precise sulle sue attitudini: “Mi intimidisco a esibirmi in prima persona – ammette – e il mio posto è in cabina di regia o montaggio. Ammiro chi, come Giorgia, ha una visione chiara di quello che vuol creare, e questo  mi affascina. Io mi sento multitasking, so fare molte cose diverse, ma sono consapevole che si può e si deve migliorare”.

E anche su questo aspetto Luca sa quel che vuole: “Sono razionale, misurato, riflessivo. Ma questo può anche essere un difetto, in certi momenti. Quando si lavora in un gruppo di persone, vorrei essere più audace, osare di più”.

 

 

E in quanto ai progetti sospesi, tutto può ancora accadere: “Dovevamo debuttare a teatro – ricorda – con Salvatore Rosella, a marzo 2020. Poi come sappiamo hanno sospeso tutto. Ma ci riproveremo!”.

Nei suoi ricordi, un epifania chiamata Federico Fellini: “Da piccolo vidi il film “Roma” e ne rimasi letteralmente stregato. Da allora l’amore per lo spettacolo non è passato più”.

E Roma, da semplice film, è divenuta l’approdo per nuovi viaggi, per nuovi sogni. I fili del destino sono insondabili.

Antonio Mocciola

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