Patrizio Cigliano, il più premiato under 40 del teatro Italiano, porta al Fringe Festival di Roma “A cuore aperto”, uno spettacolo in cui regna l’amore idilliaco e quasi utopico.
Entrano in scena due giovani attori, entrambi ricci, che prima di pronunciare qualsiasi parola iniziano a muoversi sul tappeto rosso che domina la scena nuda. Improvvisano una danza che si trasforma in lotta e ritorna ad essere gioco, ciò che colpisce è che gli interpreti non smettono mai di guardarsi e si rincorrono, a fasi alterne, proprio come avviene in un sentimento d’amore.
Si fermano e iniziano a ricordare il loro passato: lei si prende teneramente cura di lui mentre lo rade; lui la rassicura riguardo al loro futuro mentre le lava i capelli.
L’acqua diventa simbolo della loro purezza sia nei momenti di gioco che nei momenti drammatici in cui vengono evocati i fantasmi causati dalla guerra.
Ci sono dolori e ferite che rimangono aperte: il casale che hanno dovuto abbandonare e che è stato la culla del loro sentimento e soprattutto la figlia Chicca che non ha mai avuto un buon rapporto con la madre (Maria).
Il climax ascendente delle emozioni trova il suo culmine nell’abbraccio finale con cui Giuseppe cinge fra le sue braccia il corpo esanime di Maria, mantenendo la promessa fatta tra i due durante la vita.
“A cuore aperto” permette di vivere una storia d’amore d’altri tempi che commuove e colpisce per la sua estrema naturalezza.
Roma, Villa Mercede, 1 luglio 2014
Erika Morbelli
A cuore aperto
Ass. culturale Arcadinoè
Regia di Patrizio Cigliano
Con Cristiano Priori, Giorgia Palmucci
Ancora in scena: 1 luglio, ore 20.30 – 3 luglio, ore 23.30 | Palco C
