Si può parlare di teatro danza, scorrere nella storia del teatro i vari generi e le varie nomenclature che sono state inventate per identificare quel genere teatrale che tende a privilegiare il corpo piuttosto che la parola, ma quello che accomuna tutte queste forme di spettacolo (che poi è la chiave di tutti i generi di arte) è la comunicazione.
“7 peccati capitali” di Emiliano Minoccheri è un ottimo esempio di assenza di tale principio tra pubblico e spettacolo. Spettacolo che per assenza di qualità scivola molto più verso una coreografia che un rito, è proprio in tale principio, la qualità appunto, che va ricercato il senso della comunicazione. Ciò che è di qualità crea automaticamente un ponte tra comunicante (performance) e ricevente di comunicato (spettatore).
Lo spettacolo di Minoccheri, poco interessante quanto poco chiaro, risulta allo spettatore faticoso da seguire, lasciandogli un dubbio irrisolto, ovvero: “cosa sto vedendo?”.
Roma, Villa Mercede, 11 giugno 2014
Davide Sacco
7 Peccati Capitali
Di: Emiliano Minoccheri
Regia di: Emiliano Minoccheri
Con: Mario Coccetti, Lisa Foletti, Prisca Fortini, Massimiliano Musto, Piero Tassarelli, Brunella Zaccherini