DOMINIO PUBBLICO OFFicine 2014: vince il duo Bartolini/Baronio con “Passi”

Si è conclusa venerdi 13 giugno la prima edizione di Dominio Pubblico OFFicine, un po’ festival, un po’ premio di produzione. Vince il duo romano Bartolini/Baronio, con lo spettacolo “Passi” (qui alla sua quinta produzione, dopo La caduta, Tu_Two, Carmen che non vede l’ora RedReading).

Il loro studio per lo spettacolo “Passi” è stato premiato dalla giuria di Dominio Pubblico OFFicine a grandissima maggioranza. Si tratta di una confessione autobiografica dolente, ma anche fortemente appassionata. La drammaturgia parte dal racconto di un difetto fisico al piede per farne occasione di indagare inadeguatezze e frustrazioni di una bambina che poi si fa donna. La giuria ha apprezzato la capacità di scandagliare un argomento tanto profondo e intimo combinata con una costruzione scenica semplicissima e artigianale che però riesce a essere visionaria e affascinante. Intensa la prova interpretativa di Tamara Bartolini che compie con questo spettacolo un deciso avanzamento nel suo già interessante percorso di autrice-attrice.

Un primo studio dello spettacolo “Passi” era già stata finalista al Premio Dante Cappelletti 2011 e semifinalista al Premio Lia Lapini 2011. Poi, la compagnia aveva interrotto il progetto per mancanza di un investimento produttivo minimo che ne permettesse la prosecuzione.

Ecco che dunque Dominio Pubblico permette il completamento di questo lavoro! 

La giuria era composta da 10 spettatori Under 25 (tra i partecipanti al progetto omonimo interno a Dominio Pubblico), 10 spettatori Over 50 (della Casa dello Spettatore di Giorgio Testa), 4 direttori artistici di Dominio Pubblico (Luca Ricci, Francesco Frangipane, Fabio Morgan, Tiziano Panici) e 1 membro di ATCL.

Dominio Pubblico OFFicine chiude così la stagione congiunta dei teatri romani Argot e Orologio, iniziata l’8 ottobre 2013, e proseguita per tutto l’anno con 77 compagnie in scena (sommando la stagione ufficiale, la Settimana degli Under 25 e Dominio Pubblico OFFicine), 126 giornate di programmazione e poco più di 10.000 biglietti staccati. Numeri importanti, ottenuti con un progetto che ha puntato con decisione sulla qualità degli spettacoli, tutti orientati ai nuovi linguaggi del contemporaneo.

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