“4 STEP 4 ANGEL”, androginia e ambiguità

Un estratto dallo spettacolo “Angel” di Charlotte Zerbey per Fabbrica Europa.

Nell’ambito di studio e sperimentazione di Fabbrica Europa 2016, la coreografa Charlotte Zerbey rielabora “Angel – Indagine sui generis dai Sonetti di William Shakespeare” e crea “4 STEP 4 ANGEL”, un balletto contemporaneo dal sapore fortemente concettuale, interpretato da tre giovani ballerine.

“Angel” riflette sui due generi, maschile e femminile, e su quanto siano piccole, in fondo, le sfumature che distinguono l’uno dall’altro. Sembra una questione estremamente attuale, oggi, la linea sottile che divide sessualità e transessualità, ma in realtà si tratta, piuttosto, di un’ambiguità la cui origine è da ricercarsi in tempi molto antichi. Shakespeare, tra i più celebri drammaturghi della storia occidentale, non ha vissuto nella più lontana antichità, ma in un’epoca, quella elisabettiana, dove il teatro conobbe un fiorente sviluppo. Era un ambiente, quello del teatro, in cui le donne non potevano entrare ma, tuttavia, erano necessarie, indispensabili al pari dell’amore, della passione, da sempre ispiratori di arte e poesia. La cupidigia e l’assenza delle donne, e forse anche la poca stima nei loro confronti, erano tra i motivi generatori di fenomeni come l’en travesti e l’omosessualità (che non di rado dovevano verificarsi anche fuori dalle mura teatrali). Shakespeare dedicò i suoi Sonetti proprio ad un misterioso fair youth o fair friend. È a questo tema, che ancora rappresenta un tabù, che Charlotte Zerbey dedica il proprio lavoro. La coreografa mette in scena l’indeterminatezza e, in un secondo momento, la spoglia, per ben due volte, rivelando due realtà che, tuttavia, non svelano la vera natura delle cose, ma lasciano un eterno dubbio. E sembra che l’arcano sia destinato a non essere svelato mai, perché ciò che conta nelle parole di Shakespeare è quel sentimento tenero che tutti, di qualsiasi identità o genere, sentono o hanno sentito almeno una volta verso qualcuno o qualcosa. La performance si apre con un’installazione audio-visiva che ci introduce nello stile dello spettacolo, all’avanguardia sia nella tecnica che nel soggetto ma, insieme, anche universale ed eterno; poi una scena spoglia, in cui le tre interpreti si esibiscono, col solo supporto di luce e suono, in una danza fluida, veloce, in cui i movimenti sembrano trasformarsi in un turbine temporale che sconvolge il corpo ma non riesce a intaccare lo sguardo, in cui si legge passione, amore, sfida, ambiguità.

Firenze – STAZIONE LEOPOLDA, 6 maggio 2016.

Benedetta Colasanti

4 STEP 4 ANGELcoreografia: Charlotte Zerbey; interpretazione: Elisa Capecchi, Olimpia Fortuni, Isabella Giustina; musica: Spartaco Cortesi, Charlotte Zerbey; video installazione: Federico Bucalossi; luci: Vincenzo Alterini; coproduzione: COMPANY BLU / ALDES; con il sostegno di: MIBACT e Regione Toscana.

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