“Oltre l’evidenza”, la vita gay come un diario

raccontidivitagayBattaglie e manifestazioni per sottolineare ogni giorno la necessità di un modo di tutelare e riconoscere le unioni civili così come di sorreggere la comunità GLBT ancora oggi maltrattata e per nulla ben vista da una certa classe politica e sociale: questa è purtroppo ancora l’Italia di oggi legata ad un passato limitato e limitante.

Ecco perchè vanno accolti sempre con un gran sorriso e grande piacere pubblicazioni come “Oltre l’evidenza”, opera di Francesco Sansone, pubblicato da Tempesta Editore che vuole rappresentare una raccolta di testimonianze di persone omosessuali italiane pronte a svelarsi e raccontare la propria storia.

Il libro appare dunque come una sorta di diario che passa di mano in mano alle persone che decidono di aprirsi ai lettori e di comunicare qualcosa della propria vita gay, da fidanzamenti nati per caso con quel bel ragazzo conosciuto tra gli scaffali di una libreria fino ai primi problemi scolastici quando gli insensibili compagni di classe emarginano con facilità notando qualcosa di diverso in quell’amichetto più introverso.

I punti deboli di “Oltre l’evidenza” è forse una certa ripetitività in alcune storie, che ovviamente partono sempre dai classici disagi dell’adolescenza associati ad un conflitto interiore decisamente inevitabile, nonché un certo alternarsi di storie che probabilmente avrebbero meritato un approfondimento maggiore, per l’interesse suscitato, rispetto ad altre invece più banali e che non hanno molto da dichiarare.

E’ forse però proprio per questi ultimi spaccati di vita che il valore del libro viene fuori: perchè non raccontare anche la vita tradizionale di un ragazzo gay dai primi passi della consapevolezza fino ad una certa tranquillità con sé stessi tanto da arrivare al coming out, sottolineando quindi come non ci sia nulla di “anormale” in un essere umano come tutti gli altri?

“Oltre l’evidenza” è un libro molto scorrevole e diretto come le pagine di un diario, come la confessione di un amico vicino che trova il coraggio di parlare del suo io più interiore.

 

Gaetano Cutri

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