Lorenzo Mangano, attore di ricerca e di emotività
“Parto sempre da un’indagine psicologica”

Sarà tra i protagonisti, assieme a Francesco Sciascia e Giulia Curti, de “Le tende della mezzanotte”, testo di Antonio Mocciola per la regia di Elisa Forte, in anteprima nazionale al Teatro Lo Spazio di Roma il 28 febbraio. Lorenzo Mangano, attore bresciano trapiantato a Roma, ci parla di questo imminente debutto.

“Le tende della mezzanotte” é pronto al decollo, quali sono le caratteristiche del tuo personaggio? Un testo torbido, ambiguo, insidioso. Com’è stato l’approccio?

Quello che posso dire riguardo all’approccio al testo de le tende della mezzanotte e al personaggio che interpreto è stato inizialmente una ricerca interiore, io personalmente cerco di partire sempre da questo, dopo le prime letture cerco di capire quali siano i bisogni del mio personaggio e il perché di tali azioni, cerco di comprenderlo senza giudicarlo, altrimenti non potrei manco provare ad interpretarlo, quindi cerco di giustificare interiormente tutto il processo che accompagna appunto il mio personaggio, capire da dove viene, e capire dove vorrebbe andare, quali sono i suoi desideri e quali le sue paure, ogni volta che sento di distaccarmi da lui e di tornare semplicemente a “recitare” mi fermo e ricomincio quasi da capo una ricerca interiore per scoprire meglio dall’interno il suo essere.

La prossima stagione sarai alle prese con un altro testo di Mocciola, “E trattami bene”, anche qui con la regia di Elisa Forte, in cui impersonerai lo scontroso e fragile James Dean, e il rapporto di totale dipendenza con Marlon Brando. Per sottolineare questa sottomissione, esattamente all’opposto del tuo partner di scena, tu reciterai per tutto lo spettacolo completamente nudo. Che sensazioni provi nell’affrontare questa sfida?
Per quanto riguarda il personaggio di James Dean, fortunatamente o sfortunatamente è  realmente esistito; con una forte rilevanza storica artisticamente parlando, la paura di approcciare a questo personaggio è di non renderli giustizia, quindi quello che proverò a fare è di studiarlo profondamente cercando di arrivare a conoscerlo meglio di chiunque altro, sarà un’impresa difficile non lo nego ma per me anche molto stimolante e appagante. Il fatto del nudo sicuramente sarà un’altra grande difficoltà ma credo che questo possa aiutarmi a sentirmi in connessione con James, a conoscere maggiormente i suoi disagi . È un essere umano che mi ha sempre attratto e a tratti anche ispirato, il suo senso di ribellione e di grande sensibilità hanno ammaliato e  portato ad un grande cambiamento nel cinema di quegli anni; credo che qualcosa del suo animo inquieto e irrisolto stia già dentro di me, mi auguro di infonderli verità.
Share the Post:

Leggi anche