“L’uomo, la bestia e la virtù”, ma in scena le virtù sono poche

La commedia “L’uomo, la bestia e la virtù” debuttò nel 1919 a Milano e viene inclusa nella fase Pirandelliana del teatro umoristico/grottesco successiva al verismo iniziale e prima della spettacolare fase del “teatro nel teatro”.

Pirandello è, in questa fase, di un’atroce e sferzante crudeltà indirizzata alla ipocrisia borghese, al perbenismo, alla viltà.
“L’uomo” è la prima maschera, quella del vile e perbenista professor Paolino, amante della signora Perella, che indossa però la più viscida maschera della “virtù”: moglie e madre devota ma abbandonata dal marito, “la bestia”, capitano di marina mai presente a casa ed a sua volta in tresca con una donna di Napoli.
Ma l’improvvisa gravidanza della Signora Perella costringerà il Signor Paolino a spingere la donna di nuovo tra le braccia del marito, almeno per una notte, perchè la morale comune e la quiete borghese possano restare intatti.
La commedia, dai toni decisamente farseschi, ma di rara cattiveria, è adesso in scena con  Geppy Gleijeses, Lello Arena e Marianella Bargilli per la regia di Giuseppe Dipasquale in una versione non troppo riuscita, al dire il vero.
Il testo è così ben scritto in origine che non si capisce perchè regia e cast spingano così tanto sulla caricatura, sull’eccesso, sulla macchietta dei loro personaggi, non lesinando urla e lamenti continui.
Con l’effetto contrario di risultare meno divertenti perchè meno concentrati sulla raffinatezza del testo e la meschina essenza dei loro personaggi.
Ci si appassiona quindi meno all’evolversi della vicenda, all’esito che avrà la macchinazione del Signor Paolino e alla sorte in generale che toccherà a questi personaggi così perfidamente infilzati dalla penna di Luigi Pirandello. Discreti i caratteri di contorno (seppur viziati anch’essi da un eccesso di moine) e affascinante la scenografia di Paolo Calafiore.
Roma, teatro Quirino, 27 febbraio 2015
Giuseppe Bucci 
GEPPY GLEIJESES
LELLO ARENA
MARIANELLA BARGILLI
in
L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU’
di Luigi Pirandello
e con Renata Zamengo   Mimmo Mignemi   Vincenzo Leto
costumi Adele Bargilli
scene Paolo Calafiore
musiche Mario Incudine
luci Luigi Ascione
foto Federico Riva
regia GIUSEPPE DIPASQUALE
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