Recuperando e rielaborando l’espressione inglese It’s up to you, che significa tocca a voi o tocca a te, il pluripremiato progetto teatrale It’s app to you, presentato da La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello ed Elledieffe, propone, in maniera brillante e originale, una riflessione critica sulle reali e concrete possibilità di scegliere che sono offerte all’essere umano immerso nell’attuale contesto storico tecnologico-digitale.
La narrazione, combinando e intrecciando i piani contigui della vita reale e della vita virtuale, investiga la relazione esistente tra l’autoreferenzialità sostanziale del solipsismo narcisistico che caratterizza – talora in maniera patologica – la generazione dei millennials e il sistema tecnologico che, in virtù dell’accelerazione digitale, limita e riduce il libero arbitrio dell’individuo, abbagliandolo con la falsa chimera di un’inedita e sconfinata espansione delle sue potenzialità creative, espressive ed esperienziali.
Il progetto drammaturgico, ideato da Leonardo Manzan, affiancato, in scena, da Andrea Delfino e Cristina Cappelli e, nella scrittura, da Camilla Mattiuzzo, è incardinato su uno stravagante e insolito paradosso ed è sostenuto da un testo ironico e sagace che, pur nella sua semplicità e nella sua complessiva leggerezza, proietta lo spettatore all’interno del funzionamento di un videogioco, svelando la natura essenzialmente castrante e inibitoria della cosiddetta realtà virtuale.
Uno spettacolo che, grazie all’immediatezza e all’entusiasmo peculiari di prodotti che nascono da creazioni artistiche di giovani e promettenti talenti, raggiunge lo scopo di divertire e far riflettere al tempo stesso, restituendo – tra una risata e l’altra – l’amaro smarrimento dell’uomo contemporaneo che scopre la precarietà di un destino di cui ha perso il controllo, un destino segnato dalla fredda volontà di un Algoritmo: un destino che, in definitiva, è assimilabile a quello di un qualsiasi banalissimo chicco di caffè che prima o poi sarà tritato, senza pietà, dalla macina in metallo di un obsoleto macinacaffé.
Teatro Elicantropo, Napoli, replica dell’11.02.2022