“Il fantasma di Canterville” alla maniera di Masella

Spettacolo itinerante nelle sale di Villa Gerini alla scoperta dell’originalissima storia di fantasmi di Oscar Wilde.

Dopo aver attraversato il parco dei marchesi Gerini di Colonnata ci si trova di fronte una grande villa, dall’aspetto imponente e lugubre, luogo perfetto per raccontare una storia di fantasmi, anche se quella in scena per Intrecci d’estate 2015 con la regia di Ciro Masella è tutt’altro che spaventosa. Si tratta dell’adattamento del racconto umoristico di Oscar Wilde “Il fantasma di Canterville”, del 1887, parodia di tante opere del genere horror che hanno come oggetto le case infestate e gli spiriti erranti. Una versione teatrale recentissima di questa esilarante opera è stata messa in scena da Lucia Poli, la quale ha reso protagonista la governante Umney che, nel testo di Wilde, conserva un ruolo marginale svenendo all’inizio della storia. La trasposizione di Masella, invece, è un monologo in cui una sorta di guida piuttosto stravagante conduce il pubblico all’interno del racconto.

Ad accoglierlo nel giardino di Villa Gerini è Giada Medicheschi, la quale sbuca dal ponticello accanto al lago in abiti ottocenteschi e richiama subito l’immagine delle cameriere misteriose e inquietanti che pullulano in tanti racconti dell’orrore. L’attrice rivela subito ottime doti affabulatorie, che si avvalgono di una gestualità accattivante e di un’intensa mimica facciale, nel descrivere la famiglia Otis, i nuovi proprietari del castello inglese appartenuto in passato al duca di Canterville. Lo spettacolo itinerante è costruito con grazia e precisione da Masella, il quale si diverte anche a fare un esplicito omaggio a un altro capolavoro caricaturale del genere horror: il film di Mel Brooks “Frankenstein Junior” (1974). La curiosità e lo stupore degli spettatori si forma su due fronti, nello scoprire gli anfratti di una villa tutta da esplorare e nell’ascoltare, accompagnati da suggestivi effetti sonori, le avvincenti disavventure del fantasma.

Leggenda narra che la tenuta sia infestata dallo spirito del nobiluomo che, nel Cinquecento, aveva assassinato la moglie ed era stato così condannato ad abitare le mura del castello per l’eternità; solo il compimento di un’antica profezia potrebbe dargli pace. Lo scetticismo del signor Otis si trasforma ben presto in un’irritante indifferenza verso il fantasma che, invano, cerca di spaventare lui, la sua signora e i suoi figli. Lo spirito del duca, infatti, diventa vittima degli scherzi del nuovo proprietario americano e dei pestiferi gemelli perdendo d’un colpo tutto il suo talento spaventevole. Affranto e sconfitto, ripensa invano alle sue gesta valorose da fantasma “esperto”, ma deve constatare che le sue apparizioni e la sua risata demoniaca non destano alcun terrore in questi “americani moderni”. Soprattutto i due figli più piccoli di Otis non gli danno tregua finché Canterville, dopo l’ultimo assalto subito, non decide di ritirarsi. Nonostante la vis comica del racconto, il finale risente dell’epoca romantica: sarà, infatti, Virginia, la giovane figlia degli Otis, timida e generosa, a liberare il fantasma dalla sua prigionia permettendogli di lasciare per sempre la casa.

Sesto Fiorentino (FI) – VILLA GERINI DI COLONNATA, 3 luglio 2015

Mariagiovanna Grifi

IL FANTASMA di CANTERVILLEAutore: Oscar Wilde; Adattamento e Regia: Ciro Masella; Produzione: Nexus Studio; Interprete: Giada Medicheschi; con la partecipazione di: Matteo Ciucci, Francesca Franchi, Patrizia Scarpelli.

Foto: Silvano Silvia.

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