“Il bagno”: luogo di ordinaria follia!

Spumeggiante commedia intimista tutta al femminile,  “Il bagno”  è l’opera diretta dal promettente regista spagnolo Gabriel Olivares e con protagoniste Stefania e Amanda Sandrelli.

È la storia di un compleanno a sorpresa, di un incontro intimo tra amiche, di una relazione conflittuale tra una madre e una figlia e l’esplosione di confessioni tra cinque donne che faticano a essere sincere tra loro.

Storie di tradimenti, insuccessi, frustrazioni familiari e incomprensioni: quando una serie di personaggi non graditi e familiari pettegoli irrompono alla festa, segreti e sotterfugi vengono a galla.

Il bagno diventa così il rifugio dove si celebrano rivelazioni, confronti a viso aperto e sincere riappacificazioni.

Cinque donne in un bagno sono pericolose e difficili da gestire. L’ha scoperto da subito il regista e infatti le attrici fanno molta fatica a destreggiarsi in uno spazio così angusto causando qualche sbavatura nella regia.

Sono personalità complesse ed esplosive sull’orlo di una crisi di nervi in quanto travolte da storie verosimili e complicate che esplodono durante una sera di ordinaria follia dove c’è spazio anche per parlare di scandali politici e temi di attualità.

I personaggi, seppur interessanti e ben interpretati, diventano secondari al contesto:  il bagno è protagonista, luogo ideale per presentarsi, vero e proprio laboratorio teatrale.

L’idea è interessante ma il testo è perfettibile: piccoli eccessi di comicità volgare, qualche strapazzo di troppo, e soprattutto una sovrastante colonna sonora a raccontare una festa fuori scena.

Non è un testo sperimentale né tantomeno originale, anzi a volte stereotipato e retorico, con poco impatto emotivo ma ha un intenso ritmo che porta speditamente a un finale dove tutto viene risolto e chiarito: “tutto è bene quel che finisce bene” direbbe Shakespeare.

Roma, teatro Sala Umberto, 22 dicembre 2015

Vittorio Sacco