“Flamer”, com’è difficile essere adolescenti

“Flamer” è un riflettore puntato sull’adolescenza.

La scoperta di sé stessi, il confronto con gli altri, l’inadeguatezza sono i temi dell’opera.

Flamer
Flamer

Aiden è un adolescente, si trova in quell’età critica davvero per tutti.

Si trova in un raduno di boy scout, un’attività che sembra portargli felicità.

Anche se si tratta della vittima preferita dei bulli che vedono in lui il più debole ed indifeso.

Tutti gli urlano “Frocio”, lo insultano per la vocina e l’inettitudine verso lo sport.

Aiden però non conosce ancora cosa voglia dire essere davvero omosessuali.

Forse una certa amicizia potrebbe aprirgli gli occhi, ancor più dei corpi degli amici sotto le docce?

Questi sono solo alcuni dei temi toccati in “Flamer” opera di Mike Curato edito da Tunuè.

Lo stile di disegno dell’autore è volutamente bambinesco, richiama perfettamente le caratteristiche del protagonista.

I caratteri scelti per i testi sono leggermente difficoltosi da leggere, ma ricordano la calligrafia da diario, scelta stilistica coerente con l’opera.

Non viene toccato solamente il tema dell’omosessualità latente o ancora non compresa, all’interno del lavoro.

Si parla di bullismo, con forti richiami alle angherie che molti giovani devono subire giorno dopo giorno.

Viene trattato il tema delle difficoltà famigliari, del disagio all’interno delle mura domestiche per dei rapporti tesi.

Si parla anche delle difficoltà di essere adolescenti, di sentirsi inferiori agli altri sotto ogni punto di vista.

Si parla addirittura di suicidio, della difficoltà di sopportare certi pesi su spalle troppo piccole e deboli.

Tutti i temi trattati all’interno di “Flamer” sono stati vissuti in prima persona dall’autore stesso.

Flamer
Flamer

La post-fazione, scritta col cuore in mano, mette in evidenza proprio questo aspetto di vita abilmente narrato.

Purtroppo la pagina fraintende il termine “coming out” preferendo un “outing” che rappresenta un fenomeno ben diverso dalla consapevolezza di sé.

“Flamer” è un graphic novel che molti ragazzi dovrebbero leggere, non soltanto chi potrebbe rispecchiarsi nel protagonista.

Sarebbe invece molto d’aiuto anche a quei cosiddetti bulli che potrebbero imparare qualcosa in più.

Tuffandosi nel punto di vista della propria vittima preferita potrebbero capire il forte disagio e il dolore che spesso può causare danni incontrollati.

Il novel però non è soltanto un cupo lavoro sui drammi adolescenziali visto che è condito anche di momenti divertenti.

L’ironia infatti è un elemento ben presente tra le numerose pagine del volume, arricchendo l’esperienza di lettura di punti più coinvolgenti.

Rimane però primario il grande valore sociale e morale di un libro che richiama l’attenzione verso temi purtroppo sempre attuali.

Gaetano Cutri

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