Festival Volterra Teatro 2016: “La città ideale”

Presentato il programma della XXX edizione dedicata al cinquecentenario della pubblicazione di “Utopia” di Thomas More.

Dal 25 al 31 luglio 2016, nei comuni di Volterra, Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C., si svolgerà la XXX edizione di Volterra Teatro, lo storico festival diretto da Armando Punzo con la collaborazione di Carte Blanche e il contributo dell’Accademia dei Riuniti e del Teatro Persio Flacco. Con una novità: la partecipazione, secondo un innovativo modello di startup gestionale unico nel panorama culturale italiano, dell’Associazione giovanile e studentesca VaiOltre!, i cui membri affiancheranno il team professionale di Carte Blanche. Oltre all’irrinunciabile coinvolgimento di numerosi cittadini di ogni età impegnati in prima persona nel cantiere creativo del festival, proseguendo così un dialogo tra il teatro e la città avviato cinque anni fa con “Mercuzio non vuole morire” e ormai saldamente consolidato. Non a caso il tema di questa edizione, anche sulla scia del cinquecentenario della pubblicazione di “Utopia” di Thomas More, avrà come centro di riflessione il tema della città ideale.

In apertura l’atteso appuntamento con la Compagnia della Fortezza che, dopo l’anteprima dello scorso anno, metterà in scena “Dopo la Tempesta. L’opera segreta di Shakespeare”, monumentale lavoro in cui ci si confronta con l’eredità filosofica del Bardo nel quattrocentenario dalla sua morte. Ispirati a Shakespeare anche la nuova creazione di Roberto Latini e Fortebraccio Teatro “Amleto + Die Fortinbrasmaschine”, scrittura scenica liberamente ispirata a “Die Hamletmaschine” di Heiner Müller, e il dittico “Yoknapatawpha. Terra divisa”, composto da “Big Woods” – realizzazione collettiva nata all’interno di Logos, il laboratorio permanente della Compagnia Archivio Zeta – e “Sound and Fury” – pensato durante una parallela esperienza condotta da Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni a Bologna. Lavoro di gruppo anche per i giovani di VaiOltre! che, a conclusione di un percorso guidato da Armando Punzo, metteranno in scena lo spettacolo “Vai Oltre-Le città ideali”, ricerca appassionata tra biografie di uomini e donne la cui vita testimonia che andare oltre è sempre possibile. Agli stessi giovani il festival ha chiesto di riflettere, assieme allo scrittore Graziano Graziani, sulla nostra convivenza civile e di elaborare una nuova carta, “I principi fondamentali. La costituzione della Città Ideale”, che verrà letta pubblicamente nel corso del festival. E sulle costituzioni e le leggi ideali hanno lavorato anche altri artisti, da Massimiliano Civica, che presenterà un progetto dal titolo “I cittadini ideali”, all’Associazione Ultima Frontiera, con la performance itinerante tra arte, musica e poesia dal titolo “Arte (Ri) Costituente”.

Da segnalare poi “Non mi ricordo” curato da Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, intimo teatro di memoria in cui Ginetta Maria Fino ricostruisce, attraverso lettere, documenti e ricordi, la storia di suo marito Pino (Giuseppe Mainieri), che ha dimenticato il passato in seguito a un drammatico incidente. Altrettanto interessante il progetto del Teatro come Differenza, un coordinamento di gruppi teatrali e di registi dell’area fiorentina che operano nella salute mentale e che presentano “Antologia del Nulla” di Alessandro Fantechi e Elena Turchi, un laboratorio clandestino sulla poesia in cui quindici attori/autori utenti del Servizio di Salute Mentale di Firenze conducono una ricerca sul nulla che rappresenta le nostre paure ma è anche fonte di tutte le nostre potenzialità inespresse.

All’interno della cornice del festival anche due eventi teatrali collettivi: il “De Bello Civili”, idea originale per VolterraTeatro di Adriana Follieri e Manovalanza che, in un particolare itinerario tra i diversi spazi, trasforma i cittadini in coreuti di una creazione istantanea e condivisa di materiali, immagini e azioni, e “Tutto quello che so del grano” del Teatro delle Ariette, spettacolo in cui è richiesta la partecipazione attiva del pubblico invitato a portare una focaccia, una pizza o del pane preparato in casa o comprato da un fornaio di fiducia, e una lettera, scritta o ricevuta, ma che stia particolarmente a cuore.

Oltre a questo, laboratori, workshop e presentazioni di libri puntualmente registrati sul sito del festival: www.volterrateatro.it e su www.compagniadellafortezza.org 

Lorena Vallieri

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