Fabrizio Angelini, direttamente da “Aggiungi un posto a tavola” risponde alle nostre domande

Attore, danzatore, coreografo, regista teatrale ed insegnante di recitazione, con la sua esperienza e professionalità ha potuto raggiungere grandi traguardi. Abbiamo intervistato Fabrizio Angelini, in scena il prossimo week end al Teatro delle Palme di Napoli con “Aggiungi un posto a tavola”

  • Più di quarant’anni dal debutto. Qual è il segreto della lunghissima vita di “Aggiungi un posto a tavola”?

Si tratta di un testo oggi quanto mai attuale e musiche che sono entrate ormai nel background di un intero popolo. Una storia raccontata in maniera intelligente che narra di accoglienza, convivialità, stare assieme.

  • Come è stato confrontarsi con uno spettacolo che ha una così lunga storia di successi?

Il nostro è stato un approccio molto rispettoso. Nello specifico le racconto che da bambino ebbi la fortuna di assistere a una delle prime versioni dello spettacolo e, lo confesso come una marachella, portai con me un piccolo registratore portatile. Così appena tornato a casa, ricostruii coi giocattoli la scenografia e… “Aggiungi un posto a tavola” divenne il mio gioco preferito!

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    Il regista Fabrizio Angelini

    Un sogno che si realizza praticamente. Ci racconti la genesi che porta a questa edizione?

Tutto è successo per caso, come sempre accadono le belle cose. Sei anni fa vengo chiamato a Ortona da Gabriele De Gugliemo per la messa in scena di “Nunsense” (musical debuttato nel 2010 per la regia di Fabrizio Angelini e la direzione musicale dello stesso De Guglielmo – ndr.) e lì ho scoperto una realtà straordinaria, fatta di giovani ma valentissimi talenti. Ho raccontato il mio piccolo sogno a Gabriele e, non senza poche difficoltà per raccogliere il consenso degli eredi dei possessori dei diritti di Aggiungi un posto a tavola, riusciamo a debuttare e da tre anni, con una breve pausa, continua la nostra tournée che giovedì 28 gennaio toccherà Napoli.

  • Il mondo dello showbiz è oggi più che mai complicato. Cosa ti senti di consigliare a un aspirante performer?

Senza dubbio la formazione continua. Io stesso continuo ancora oggi a seguire da allievo stages e seminari di danza. Poi senz’altro studiare le lingue – inglese  e tedesco. E, per chi ne ha la possibilità: viaggiare, ricercare anche all’estero la possibilità di arricchire senza sosta il proprio bagaglio di esperienze e formazione.

I prossimi progetti in cantiere?

Stiamo provando proprio in questi giorni con Antonio Fornari “Non c’è due senza te”, uno spettacolo che sarà a Napoli nel prossimo aprile con la preziosa supervisione di Gigi Proietti col quale, tra l’altro, ho avuto l’onore di debuttare nel suo Cyrano… qualche anno fa!

 

Grazie per l’entusiasmo trasmesso in ogni risposta. E, come si dice in attesa del debutto: “Merde!”

 

 

Antonio Gargiulo

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