Chi trova un amico trova un tesoro

  • Diversi giorni fa ho avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Lorenzo Prattico, youtuber e gamer conosciuto con il nick di Prattquello. Ho raggiunto Lorenzo al centro commerciale Porte Di Roma, dove stava girando un video per il suo canale YouTube: vivo dentro Ikea per una settimana. Divertente e simpatico, Pratt, oltre a essere un bravissimo ragazzo, è dotato anche di un elevato senso di autoironia e di una sensibilità fuori dal comune. Durante l’intervista, inoltre, ci ha raggiunto anche Francesco Tomei, videomaker e uno dei suoi migliori amici. Prattquello oltre ad avere un enorme amore per il cibo, i videogiochi e il cinema, ha una capacità di intrattenere davvero spiccata, che lo porterà sicuramente ad avere un futuro roseo, qualsiasi campo vorrà intraprendere.

Chi è Lorenzo?

Posso risponderti dicendo che Lorenzo è un ragazzo malinconico che affronta la vita con il sorriso.

Come ci sei finito su YouTube?

Sono sempre stato un tipo legato alle fughe. Mi allontanavo un po’ da tutto. Per me gli amici hanno rappresentato nel corso degli anni uno step importante per incanalare le mie energie e i miei interessi. A un certo punto ho cambiato prospettiva. YouTube è un passaggio molto importante per me, un mezzo per potermi esprimere, ma non solo.

Come evolverà il virtuale?

Virtuale è sinonimo di evoluzione, il mondo procede. Come esseri umani noi restiamo gli stessi, cambia il canale di espressione. Abbiamo sempre avuto insito in noi un bisogno di fuga. Per quanto mi riguarda credo fortemente nell’Homo ludens; il gioco è un mezzo che ti permette di evolvere.

Se dovessi condurre un programma tv, che genere sarebbe?

Sicuramente lo condurrei insieme a Francesco (n.d.r. Francesco Tomei). Mi piacerebbe un programma stile Guzzanti, sicuramente non uno tipo Emigratis. Inoltre se posso dirtelo insieme a Francesco ci piacerebbe partecipare come concorrenti a Pechino Express.

Il video più assurdo che non hai ancora realizzato.

Vivere una settimana a Disneyland, o vivere una settimana a Gardaland. Ma il più folle di tutti sarebbe vivere una settimana all’interno della stazione spaziale. Però intanto in anteprima ti dico che a settembre 2023 per quattordici giorni andrò in Korea.

In questo momento Lorenzo si allontana per un momento e ne approfitto per fare una domanda a Francesco.

Francesco com’è lavorare con Lorenzo?

Ti confesso che in realtà Lorenzo è più tranquillo di quello che sembra. Alterna momenti di ansia a momenti di acquisti sconsiderati. Tra i due, io sono quello più pratico. Ho allestito la cucina per le live su Twitch. Ci compensiamo, siamo complementari.

(Nel frattempo è tornato Lorenzo che ride divertito).

Lorenzo come vi siete conosciuti con Francesco?

Dovevo lavorare con Valentina, la fidanzata di Francesco e in quell’occasione ci siamo conosciuti. Lui per me rappresenta la mia prima vera amicizia.

I tuoi tre film preferiti.

Fight club; L’odio; Big Fish.

Se fossi un cattivo della Disney, chi vorresti essere?

Mi piacerebbe essere Frollo di Notre-Dame. Oppure il re cattivo di Montesacro (n.d.r. ride).

Con chi ti piacerebbe girare un video?

Ti rispondo indicandoti tre persone: Benedetta Rossi, Corrado Guzzanti e Giorgione.

Come evolveranno i social?

I social in molti casi rivestono un ruolo importante, riempendo il vuoto che una persona può avere. Guarda mi ha molto colpito uno studio svedese fatto ultimamente sugli effetti del web. Questo studio ha dimostrato che prenotare una copia di videogioco fa diminuire la possibilità di suicidio in soggetti affetti da depressione.

Un videogioco che non ha avuto il successo che avrebbe meritato?

TowerFall Ascension e Nidhogg. (N.d.r. Francesco ride divertito annuendo).

Che consiglio ti senti di dare a un giovane che vuole approcciarsi con il mondo del web?

Mettersi in gioco e avere una costanza di qualità. Per farcela ci vuole sia il caso che la qualità.

Il commento che ti ha fatto stare peggio?

Guarda da un paio di mesi sto cercando di filtrare i commenti: accetto di buon cuore solo le critiche costruttive. Sono della scuola di Alessandro Barbero.

 

«Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di cinquanta piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all’altro, il tizio, per farsi coraggio, si ripete: “Fino a qui tutto bene. Fino a qui tutto bene. Fino a qui tutto bene.” Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio.»
(La voce narrante di Saïd nella scena iniziale del film L’odio)

 

Valerio Molinaro

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