Araputo Zen

Araputo Zen in concerto al Teatro Nuovo per “Il Nuovo Suona Giovane”

Sabato 21 gennaio 2017 ore 21:00 ARAPUTO ZEN in concerto al Teatro Nuovo (via Montecalvario n. 16) per la II data de “Il Nuovo Suona Giovane”, rassegna musicale organizzata da Teatro Pubblico Campano in collaborazione con Progetto Sonora. Opening live set jazz e aperitif ore 20:00. Ingresso Euro 10,00.

Prosegue la I edizione de “Il Nuovo Suona Giovane”, kermesse ospitata dal Teatro Nuovo di Napoli, voluta da Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo, in collaborazione con Progetto Sonora.

Dopo l’ouverture del “Mozart in Jazz” firmata dal Marco Sannini 5et con Adria Mortari voce narrante, l’appuntamento di gennaio è con la miscela musicale degli “ARAPUTO ZEN”, il cui sound abbraccia vari stili: dal tango alla musica balcanica, passando per la classica, il rock, la musica popolare e il jazz.

“Araputo Zen”, nome sui generis, lo si deve all’ex contrabbassista, Gianfranco Coppola, che, in una serata d’estate mentre il gruppo si esibiva a Otranto (non a caso l’album d’esordio, uscito a dicembre 2015, si chiama “Hydruntum” dalla denominazione latina della splendida cittadina pugliese), esclamò “se’ Araput’ o’ Zen”, a sottolineare la buona riuscita della performance. Da allora la band si è portata dietro questo nome che testimonia energia e vitalità di ogni suo live.

Il quintetto ha elaborato un linguaggio musicale che fonde diverse influenze dando vita a un prisma sonoro ibrido, meticcio, eterodosso e artisticamente onnivoro. La sua sintassi musicale è in grado di sposare codici differentisenza mai rinunciare a un pizzico di magia tutta partenopea.

Un progetto nato e cresciuto per le strade di Napoli, fatto di brani inediti, stile gipsy, jazz manouche, nostalgie tanghere, echi della tradizione balcanica, lievi impennate rock, ritmiche sostenute e coinvolgenti, reminiscenze gitane, scortate da una linea melodica accattivante, mai dimentica del repertorio folk nostrano. I pezzi sono tutti composti da Dario De Luca, tranne “Pezzo in Sol”, scritto a quattro mani, e “Giacomino”, venuto fuori dalla vena del violinista Alfredo Pumilia.

Grinta, freschezza, creatività e dinamismo sono tra gli elementi chiave di un progetto dietro cui c’è una ricerca indefessa, “durata circa quattro anni” – come spiega De Luca – “in cui sono nati i brani del disco. Non sapevamo di arrivare a incidere quest’album, è avvenuto tutto naturalmente, anche se io covo il desiderio di comporre da quando avevo sedici anni. Stiamo lavorando al secondo cd che è quasi completo…” “Questo è un disco” – continua De Luca – “che si rivolge a tutti: dal musicista all’appassionato, al semplice ascoltatore. L’intenzione è quella di raggiungere chiunque con il nostro sound. Ci ispiriamo a grandi maestri come Piazzolla, Miles Davis, Zappa, Led Zeppelin, Freddy Mercury, John Zorn, oltre ovviamente a protagonisti della scena musicale napoletana, ma sempre rileggendo tutto in maniera personale.”

Buono anche l’interplay tra i performers in una formazione in cui nessuna voce ha il sopravvento sull’altra. Peculiarità, queste, che si ritrovano nella prima fatica discografica degli Araputo, “HYDRUNTUM”, autoprodotta, distribuita da AUDIOGLOBE e, come accennato, uscita a dicembre 2015. Otto tracce che descrivono un racconto in musica delle esperienze del quintetto confluite, dopo tanta attività performativa e anni di sperimentazione, in questo cd, che segna solo la prima tappa di un iter promettente.

Gli Araputo hanno suonato, oltre che in tanti club, al “Corricella in Jazz” a Procida nell’estate 2014 in line up con gli Slivovitz e Giovanni Block. Al “Ludovico Van festival” svariati anni fa. Sempre nel 2014 all’AMalfi Joung & Jazz e, nell’ estate 2013, per gli Arsenali di Amalfi in collaborazione con l’associazione INcanti di Sirene. E ancora. Al teatro Trianon nell’ambito della manifestazione per i gruppi emergenti “Palco Libero”, e al Foyer del teatro Bellini in line up con Giovanni Truppi e Macromatic. Le loro esibizioni in Campania e non solo continuano tuttora numerose e coinvolgenti.

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