“AL’ ITALIA” hanno tarpato le “ALI”

Al Cinema Farnese di Roma è stata proiettato il docufilm, ideato da Alessandro Tartaglia Polcini e diretto da Filippo Soldi, dal titolo “NOI SIAMO ALITALIA – Storia di un Paese che non sa più volare”. ALITALIA, quella che era la compagnia di bandiera italiana fino a poco tempo fa, nasceva il 5 maggio di 75 anni fa.

Nessun giudizio nella finalità dell’opera ma, semplicemente, il racconto delle reali circostanze che hanno causato il licenziamento di 11.000 lavoratori, un licenziamento di massa mai avvenuto prima in Italia.

Il documentario, infatti, intende sollevare dubbi, sollecitare riflessioni, riportando i fatti nella loro realtà, ponendo agli occhi degli spettatori punti di vista differenti, attraverso le dichiarazioni dei protagonisti di questa articolata e drammatica vertenza. Punti di partenza e di studio sono stati quelli forniti dal giornalista de “Il Sole 24 Ore” Gianni Dragoni e da Fabrizio Tomaselli, tra i fondatori del sindacalismo di base nel trasporto aereo, i quali pongono l’attenzione sulle vicende, le ingerenze politiche, le verità celate, chiarendo aspetti che hanno determinato lo smantellamento di Alitalia.

Questo film documentario, che ricordiamo essere indipendente proprio al fine di mantenere una libertà di racconto, è il terzo capitolo di quella che è denominata la “Trilogia del lavoro”. Tutto ebbe inizio nel 2009 con “Tutti giù per aria – L’aereo di carta” per la regia di Francesco Cordio, che si soffermava sulla vertenza Alitalia del 2008; per poi proseguire nel 2012 con “Suicidio Italia – Storie di estrema dignità” per la regia di Filippo Soldi, che trattava dei suicidi di imprenditori a seguito della crisi del 2012, premiato nel 2013 con il Globo d’Oro come miglior documentario.

Da una chiacchierata col regista Filippo Soldi emerge che l’idea di sviluppare un Documentario sulla storia di Alitalia è partita dall’ingegno “azzardato” del Produttore Alessandro Tartaglia Polcini, che ho scoperto essere stato ex assistente di volo Alitalia. Racconta di come inizialmente il suo NO secco nel trattare ancora “di quei privilegiati di Alitalia” si è trasformato, poco a poco, in un desiderio di capire. Ed intanto, inconsapevolmente, aveva dato il via all’avventura. <<E più mi sforzavo di capire>> queste le sue parole <<più quella narrazione si sfaldava. Non restava niente, e da quel vuoto mi apparivano solo i volti di chi, quella vicenda, l’ha vissuta dall’interno. Mi arrivavano le loro voci, la loro disperazione sempre dignitosa, i loro sguardi. Mi arrivava l’amore che, nonostante tutto, ancora usciva dalle loro parole.>>
E’ stato allora che Soldi è giunto ad una svolta; per lui capire, a questo punto, era un vero dovere morale. Perché quel sogno è finito? Era necessaria la sua fine? Era inevitabile?
E continua dicendo: <<Vorrei che questo lavoro facesse fare a tutti il cammino che ho fatto io e a tutti dicesse: “fermati; cerca, prima di tutto, di liberarti di quello che ti hanno raccontato, cerca di capire. Poi il tuo pensiero potrà formarsi, ma, a quel punto, potrà farlo davvero con tutta la libertà che alla tua persona spetta di diritto”. Insomma, si tratta solo di capire.>>

SMUOVERE LA NOSTRA COSCIENZA MORALE E CIVILE, quindi, questo è l’intento a cui vuole portarci il docufilm. Dobbiamo liberarci dai pregiudizi che per anni abbiamo avuto nei confronti di Alitalia e dei suoi lavoratori, considerandoli appunto privilegiati, ed osservare con attenzione cosa è accaduto davvero, traendo poi le nostre eventuali considerazioni. Dobbiamo metterci ognuno nei panni di quei lavoratori che, dopo anni di vertenze sfiancanti, hanno dovuto dire addio a quel sogno, considerando tutto l’impatto che questo ha determinato nelle loro vite.

In fondo, ALITALIA ha rappresentato un paese per 75 anni, è stata quella Bandiera che fluttuava nei cieli tra un emisfero e l’atro, è stata un po’ casa di tutti noi italiani e, pertanto, abbiamo il dovere di non abbassare semplicemente la testa ma di capire.
E allora, vi invito a guardare il Trailer: https://youtu.be/kIfMxD_TecU , potremmo così ampliare i nostri orizzonti su un tassello di Storia italiana.

Roma, 14/11/2022
Alessia Coppola

Share the Post:

Leggi anche