Nato nel 1916 (fra due anni avrebbe compiuto 100 anni!) da una famiglia di origine ebraica, si è spento ieri Arnoldo Foà, storico interprete e doppiatore che ha attraversato tutto il ‘900. Voce unica, semplice. Ricercatissima per il suo colore e timbro inconfondibili, fu, ad esempio, utilizzata per doppiare Anthony Quinn ne “La Strada” di Fellini. A teatro, cui approdò dopo avere interrotto gli studi alla facoltà di Economia e Commercio, lavorò con i più grandi, da Strelher a Visconti. Oltre cento i film da lui interpretati con ruoli di rilievo, in Italia, dove affiancò da protagonista anche il principe della risata, Totò, e all’estero – Orson Welles lo volle per il “Processo” di Kafka. Fu una figura poliedrica, occupandosi con non mediocre risultato anche di poesia e scultura.
Coincidenze: Foà ci saluta, carico di anni, a qualche mese dal “giovane” Aldo Reggiani, di cui fu il mortale nemico nello sceneggiato Rai “La Freccia Nera”.