“TREES”, la bianca foresta incantata

Cristina Caprioli porta la magia a Fabbrica Europa in un percorso per bambini.

Lascia un po’ perplessi l’installazione “Trees” di Cristina Caprioli, che ha luogo alla Stazione Leopolda da giovedì 7 maggio, a partire dalle 19:00, secondo il programma di Fabbrica Europa. La musica e le luci sono coinvolgenti, ma si ha l’impressione che manchi qualcosa. I freddi boschi scandinavi pullulano di vita. Questa vita la porta dalla Svezia la Caprioli, il 12 e il 13 maggio, in occasione di uno speciale percorso performativo, studiato per i bambini.

Pianificare un incontro tra arte e bambini è un’esperienza rischiosa. Essi ridono, parlano tra loro, corrono dietro a qualcosa di inafferrabile. Ma l’artista e il bambino sono accomunati da un elemento: la fantasia, la capacità di vedere una foresta in una moltitudine di strisce bianche che pendono dal soffitto. Non resta che farsi trascinare dall’immaginazione, anche se si è adulti, nella magia che si cela dietro l’arte contemporanea, la quale, ad un primo sguardo, può spiazzarci. I bambini entrano senza titubanza nel bosco bianco che richiama un po’ i paesaggi fantastici del nord, animati, secondo le leggende, da fate e folletti. Si addentrano tra tante liane ghiacciate, illuminate da una luce onirica. Camminano, i bambini; esplorano con sicurezza e curiosità questo nuovo mondo, ne cercano l’essenza e la vita che vi si nasconde. Dal buio compaiono cinque entità; avanzano a ritmo di musica tra le liane in movimento. Sono animali, elfi, piante. Prendono forme diverse e i bambini si uniscono a loro. I piccoli esploratori non si comportano più come esseri umani, prendono parte a questa danza sovrannaturale, imitano i cinque esseri misteriosi, li toccano, li prendono per mano. Quello che si crea è forse inaspettato, ma anche straordinario.

Non è certo scontato pensare di mettere in scena una performance improvvisata in cui dei bambini, pur estranei alla coreografia, partecipino in modo coerente e funzionale. Il pubblico infantile non è un pubblico facile; il fatto che sia ingenuo non è una buona ragione per credere che non sia in grado di giudicare. I bambini non concedono gratuitamente la propria attenzione. Devono essere coinvolti, attirati, convinti e l’arte sensibile e magica di Cristina Caprioli è riuscita nell’impresa. Bravissimi i ballerini, delicati, capaci di entrare in contatto con i giovani stranieri i quali, in un batter d’occhio, diventavano un tutt’uno con “Trees”, la foresta incantata. Gli adulti, che nell’installazione guardavano interrogativi le liane danzanti, assistendo alla performance si proponevano di tornare alla fantasia, terapia che, in un mondo anche troppo concreto, non fa mai male.

Firenze – STAZIONE LEOPOLDA, 13 maggio 2015.

Benedetta Colasanti

TREES – Ideazione, progettazione e costruzione dello spazio: Cristina Caprioli, Panagiotis Michalatos, Björn Eriksson; Coreografia: Cristina Caprioli; Performers: Philip Berlin, Marcus Doverud, Emelie Johansson, Madeleine Lindh, Louise Perming; Immagine e programmazione digitale: Panagiotis Michalatos; Partitura sonora: Carsten Nicolai aka alva noto e Opiate; Tecnici: Lumination of Sweden.

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