Sanremo 2014, la seconda serata: Baglioni, Wainwright e la prima sfida tra i giovani

retro-claudio-baglioni_650x435Senza gli imprevisti della prima, la seconda puntata della sessantaquattresima edizione del Festival di Sanremo si apre immediatamente con l’ospitata di Claudio Santamaria, uno dei più validi attori della fiction (e non solo) nostrana, parando il tiro di un’anteprima d’esordio invece piuttosto freddina e cupa per una celebrazione della musica italiana. Su una scia ben più brillante, complice una Littizzetto prezzemolino, un’esibizione delle inossidabili gemelle Kessler ha offerto l’occasione di ricordare due dive del passato che fanno rimpiangere il valore delle bellezze esotiche d’un tempo.

Aria di revival anche con Franca Valeri, indiscutibile stella del firmamento dello spettacolo italiano che, imperterrita, continua ancora a lavorare a teatro, e che sul palco dell’Ariston ha impugnato nuovamente la cornetta del telefono regalando un parallelo più moderno con la Lucianina nazionale alle prese invece con un più moderno smartphone, ma dialogando, con la medesima insofferenza, all’altro capo dell’apparecchio, con una fantomatica madre.

Grande musica invece con due ospiti dalla grande voce e dalla grande personalità, a cominciare da Claudio Baglioni, amico stretto di Fabio Fazio, che non ha potuto fare a meno di regalare al pubblico di Sanremo un medley dei suoi brani più celebri, emozionando ancora, come un tempo, grazie alla magia dei suoi testi e delle sue melodie. Grande scoperta per il pubblico italiano, Rufus Wainwright, artista canadese, famoso purtroppo quasi più per le polemiche suscitate da un suo brano, contestato dai papa-boys, piuttosto che per il suo grande talento, ha non solo mostrato una voce incredibile e seducente, ma ha anche offerto la possibilità di parlare di diritti civili, fiero del suo coming out.

Zibba1

Ovviamente la serata ha anche visto esibire i sette big rimanenti, con un Francesco Renga privato del brano scritto da Roberto Casalino, Giuliano Palma coerente con i suoi classici ritmi, Noemi decisamente fuori dalle classiche melodie sanremesi, Renzo Rubino, applaudito a scena aperta, ma inspiegabilmente orfano del brano che ha ottenuto quasi la standing ovation, Ron con un brano orecchiabile dal motivetto trascinante, Riccardo Sinigallia che non ha perso lo stile classico dei primi Tiromancino e Francesco Sarcina pronto a farsi una carriera dopo aver abbandonato Le Vibrazioni.

La gara aperta ha però visto come protagonisti i giovani: il figlio di Ivan Graziani, Filippo e la giunonica Bianca hanno dovuto purtroppo rinunciare al loro sogno, mentre alla finale di venerdì accederanno il delicato ma incisivo Diodato ed il raffinatissimo Zibba già favoritissimo per aggiudicarsi il posto più alto del podio. Ora che ogni artista della categoria principale ha individuato la canzone con la quale dovrà battersi nelle seguenti serate, può avere ufficialmente inizio la gara festivaliera, con la speranza che almeno la metà dei brani ascoltati abbia vita anche dopo le cinque serate che illuminano la cittadina ligure.

Gaetano Cutri

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