NTFI2015 – “Cassandra” ed i suoi capelli

 

Nell’ambito dell’ultima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, Laura Angiulli ha presentato alla Galleria Toledo il suo ultimo spettacolo, Cassandra – Festa di nozze – Variazione sul mito n. 2, uno studio su un personaggio, ma anche su una mitologia che ricorre costantemente nella nostra tradizione culturale e sulla modalità con cui il linguaggio teatrale ha inteso affrontarla nella resa scenica.

Le parole poetiche di Eschilo, Euripide, Licofrone, Christa Wolf, Enzo Moscato costituiscono il materiale per narrare, o narrare ancora una volta, la tragica storia di Cassandra, la più bella tra le tante figlie di Priamo, re di Troia, che rifiuta Apollo, ricevendone in dote il dono della profezia. Cassandra, vestita di nero, è nel corpo di una magnifica Alessandra D’Elia, la cui interpretazione si specchia nell’accompagnamento scenico delle parole di Caterina Spadaro e del canto di Maria Pia De Vito. In una scena completamente imbiancata dai bagliori di una fredda luce artificiale, la Cassandra di Alessandra D’Elia s’impone quale statua sofferente, immobile e spigolosa, pronta ad affrontare il suo tragico destino, ma anche a raccontare la sua sofferenza di troiana, di donna, di preveggente. I suoi lunghi capelli neri si muovono sulla scena, oltre che sul suo corpo, alternando movimenti febbrili a stasi perturbanti. Quei lisci e lunghi capelli neri, quelle ciocche spudoratamente sfilacciate, definiscono scenicamente il personaggio, nascondendo spesso la sua vista al pubblico. Ma Cassandra non ha bisogno di incrociare lo sguardo di chi l’accoglie a Micene, perché sa già la fine che farà Aganennone, la fine di Clitemnestra, al fine degli Atridi. Conosce anche la sua fine, racconta gli attimi che la precedono, gode del silenzio di quei momenti, ma rivela anche che per lei il desiderio è mancanza. Mancanza di vita, di gioia, di amore, di futuro.

Laura Angulli riesce a raccontare tutto questo attraverso uno spazio sostanzialmente vuoto in cui si muove, e non si nuove allo stesso tempo, un corpo femminile capace di raccontare una storia che dura da tanto tempo, una storia teatrale che si nasconde, ed emerge, dietro una ricca ciocca di capelli.

Roberto D’ Avascio

CASSANDRA – FESTA DI NOZZE – Variazione sul mito n.2

DRAMMATURGIA E REGIA LAURA ANGIULLI
CONTRIBUTI AL TESTO ENZO MOSCATO
CON ALESSANDRA D’ELIA, CATERINA SPADARO
INTERPRETAZIONE IN CANTO MARIA PIA DE VITO
MUSICHE ORIGINALI ENRICO COCCO
INSTALLAZIONE PER LA SCENA NADIA MAGNACCA LUCI/LIGHT DESIGN CESARE ACCETTA
PRODUZIONE IL TEATRO COOP. GALLERIA TOLEDO

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