Al Teatro di Cestello lo spettacolo de L’Araba Felice scritto da Luca Palli e diretto da Simone Mengoni.
Il Teatro di Cestello ci racconta una storia triste, travestita da commedia. Il 10 e l’11 ottobre 2015 la compagnia L’Araba Felice mette in scena “La scelta”, performance diretta da Simone Mengoni, su testo originale di Luca Palli.
Sofia è un’infermiera in carriera. Sofia era un’infermiera in carriera, ha subito un trauma ed è entrata in un mondo tutto suo, che sembra distante anni luce dalla vita normale di ogni giorno. Ma come è difficile definire parole come normale, disabilità, diversamente abile… «Ma abile in cosa?» chiede un personaggio della performance. Sofia e il suo mondo appartengono a quella categoria protetta da inserire in ambienti lavorativi normali. Indubbiamente non è facile rapportarsi a persone con un qualsiasi handicap: si pensa di dover parlare in modo diverso, di muoversi in modo diverso, di modificare se stessi per farsi capire da chi, in condizioni normali, non capisce. In realtà, negli ambienti del nostro quotidiano, ognuno di noi non è mai pienamente se stesso, siamo abituati a plasmarci a seconda della forma di chi abbiamo davanti e, nonostante ciò, ci capita di arrabbiarci, di perdere la testa. La performance de L’Araba Felice è totalmente ambientata in un classico ufficio italiano. Il direttore, Stefano Schiavi, non ha la minima idea di come stia andando la sua attività, è impegnato nel parlare al telefono con le amanti di turno; Angela Valle, aspirante segretaria di Schiavi, non vede l’ora che l’austera Eleonora Benelli se ne vada in pensione; gli altri impiegati trascorrono l’orario di lavoro come meglio credono, bevono caffè, leggono la «Gazzetta dello Sport», mangiano bomboloni, navigano in Internet. L’arrivo di Sofia sconvolge, indubbiamente, lo status quo. Tutti la considerano pazza, ma non si preoccupano di farla sentire davvero a suo agio o di non spaventarla. La ragazza, sotto la guida di Cristina, svolge più o meno tranquillamente il suo lavoro, mentre i colleghi sono presi da litigi e problemi privati. Schiavi vive di psicofarmaci perché la moglie l’ha cacciato di casa, Angela fugge tra un’ansia e l’altra, Guido è divorato dalla sua ipocondria, Eleonora è disperata per la perdita del lavoro. È proprio la comicità che ci fa riflettere su quei comportamenti che ognuno di noi adotta, senza pensare alle relative conseguenze. Cristina, che soffre della mancanza del suo uomo e di persone amiche, troverà in Sofia un nuovo modo di sorridere; la loro amicizia aiuterà entrambe a superare le difficoltà. Una nuova serenità sembra diffondersi. Sofia inizia a vestirsi meglio, a truccarsi, a stare composta; tutti gli altri solo in seguito impareranno davvero a convivere, a comprendersi davvero l’un l’altro. È un percorso difficile. Nessuno è davvero normale nel mondo; ognuno ha proprie abitudini, particolarità, paure. Per sopravvivere sono necessari coraggio e noncuranza. Sofia farà la sua scelta, sceglierà di abbandonare il terribile mondo normale, ma lascerà qualcosa a noi che abbiamo deciso di rimanere: l’importanza del dialogo sincero, di non scordarsi mai chi siamo.
Un plot brillante, una regia ordinata, una colonna sonora di un pianoforte posto sul palcoscenico, una recitazione forse non sempre tecnicamente perfetta, ma che in alcuni momenti tocca vertici di grande emozione. Bravissima, in particolare, l’interprete di Sofia, Olivia Fontani, la quale rivela un lavoro accurato su quella diversità che, anche se sceglie un mondo altro, ci appartiene, e con cui dovremmo condividere una serena quotidianità.
Firenze – TEATRO DI CESTELLO, 12 ottobre 2015.
Benedetta Colasanti
LA SCELTA – Testo: Luca Palli; regia: Simone Mengoni; Interpreti: Virginia Billi, Olivia Fontani, Alessio Alloi, Elena Ciani, Tiziano Pratesi, Paola Salvadori, Alessio Coluccia, Rina De Pasquale, Duccio Pratesi; al pianoforte: Katja Lange; trucco: Ana Matanovic; tecnico luci e audio: Luca Chelucci.