Paolo Rossi

Friuli, l’autunno in Valcellina si tinge dei colori di Arlecchino.

Settembre è da sempre un secondo capodanno, un secondo inizio, un recupero dalla pausa estiva, una seconda occasione che ci concediamo in un anno. E’ anche la porta dell’autunno, ingiustamente considerata “mezza stagione”, noi preferiamo considerarla “stagione di mezzo”. E il settembre 2022 in Valcellina, introdotto da una coda di agosto chiuso coi fuochi di artificio, è stato davvero uno spartiacque. L’amministrazione comunale di Montereale Valcellina, guidata dal visionario Igor Alzetta, ha il merito di aver intuito e intercettato l’opportunità che il territorio di quelle valli offre. In termini di produzione artistica, infatti, a venti minuti di auto da Montereale, lavora da decenni e con successo internazionale Claudia Contin Arlecchino che, con l’insostituibile Luca Fantinutti, è ammiraglio di Porto Arlecchino.

Con una offerta artistica che va dall’alta formazione in Teatro fisico, alla Commedia dell’Arte, all’artigianato mascheraio, alla produzione di spettacoli dalla lunghissima tenitura, la ciurma di Porto Arlecchino è stato il partner ideale per l’ideazione e messa a terra del progetto “Tra laico e profano”. Questo è il progetto che ha preso vita nello scampolo di estate, ha visto partecipare uomini e donne di tutte le età alla formazione trasversale tra preparazione artistica e al management di eventi spettacolari. Sempre targato “Tra laico e profano” è stato il gran finale del 26 agosto che ha ospitato nella ex Centrale Idroelettrica il duetto tra Arlecchini: Claudia Contin e Paolo Rossi. Che, però si è subito trasformato in una intervista fiume che ha trascinato il pubblico in un funambolico viaggio attorno e dietro il mestiere. Questo infatti lo scopo dell’incontro: formare il pubblico all’arte dello spettatore, che è quello dell’Uomo, “l’ascolto”.

In scena e in sala

Così, tramite la preziosa collaborazione della Scuola di Musica “Fadiesis” che pure da anni opera instancabilmente sul territorio, si è compiuto il primo atto dell’articolato progetto “Tra laico e profano”.

Hanno fatto seguito a questo inizio strepitoso una serie di spettacoli e conferenze sceniche, un ciclo di incontri dal tema “Infanzie Strappate”. Tra gli intervenuti, oltre ai summenzionati, di artisti, anche i protagonisti di “Teatro Strappato” direttamente da Lorquì, Spagna. Ha debuttato  lo spettacolo “Scarpone della Pace” di e con Claudia Contin Arlecchino con le musiche di Luca Fantinutti. Per la quarta serata, invece, la conferenza scenica dedicata a Menocchio e Arlecchino conterranei: “Infanzie Eretiche”. Gli spagnoli di Teatro Strappato hanno commosso il pubblico della quinta serata con “Betùn” (bitume), la storia di un bimbo di strada chiamato Bitume, reietto della società che comincia una unica ricerca del miracolo ricercato da tutti i bimbi: “una carezza vera”. Il debutto di “Terra e polvere da sparo”, appositamente tradotto in italiano, ha coronato la sesta serata conclusiva del Festival “Tra laico e profano”.

Gran ritorno al Circo

Ma l’autunno per Arlecchino in Friuli ha avuto un sapore speciale. Si è vestito di tutti i suoi colori e ha (ri)portato la maschera multicolore al circo! Il grande Circo Armando Orfei, tramite la Compagnia Maravée Circus, ha prodotto le gesta e i gesti teatrali dell’Arlecchino più acrobatico che si potesse. Claudia Contin Arlecchino è riuscita anche in questo insperato ritorno, non solo sulla pista, ma di questa alleanza così naturale tra Teatro dell’Arte e Circo.Paolo Rossi e Claudia Contin

Le messi di autunno

Come facile immaginare, il raccolto di questa cavalcata impetuosa durata tre mesi e non ancora esaurita, è ricco di relazioni. Si comincia dall’intesa con Igor Alzetta e la sua amministrazione e il sostegno della Regione Friuli Venezia-Giulia nella persona dell’Assessore alla Cultura Tiziana Gibelli. Si procede alla partnership con l’associazione musicale Fadiesis e il suo animatore Gianni Fassetta. Si conferma il gemellaggio col Festival internazionale “ComeDì” di Napoli che dura dalla sua nascita nel 2017 e si rinnova col neonato Festival “Maska Marke” di Macerata. Il maestro Paolo Rossi, ritornato stabilmente a risiedere in Friuli ha espresso il desiderio di proseguire la collaborazione. Ma è la relazione col pubblico il vero successo di questo progetto. Aver scommesso e vinto sul ritrovato e rinnovato rapporto essenziale col vero nutrimento di ogni manifestazione culturale che sia intellettualmente onesta: quello di continuo scambio, dialogo e, per dirla con Paolo Rossi, ASCOLTO.

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