I monologhi di Chiara Guarducci messi in scena a Villa Gerini da un gruppo di giovani attori diretti da Silvia Guidi.
Una scrittura intensa e puntuale, evocativa, poetica, ma anche sanguigna e realistica. I personaggi e le loro parole riescono ad assumere la doppia dimensione di sogno e realtà, in cui l’ironia è dirompente. È l’inconfondibile stile di Chiara Guarducci, drammaturga fiorentina che negli ultimi anni si sta facendo sempre più conoscere per l’originalità dei suoi testi e la freschezza espressiva che li contraddistingue. Alle prese con l’interiorità e i tormenti umani, con disturbi psichici e sentimenti devastanti, stavolta Chiara Guarducci si confronta con il genere noir nella sua ultima opera andata in scena presso la bellissima Villa Gerini di Sesto Fiorentino. Diretto da Silvia Guidi “E dopo?” è una raccolta di sei monologhi che hanno come protagonisti delle figure alquanto grottesche. Si tratta nient’altro che di morti, persone la cui vita è stata interrotta, senza alcun preavviso, e che ora si trovano a dover fare i conti sia con il passato che con la condizione attuale. Queste sei creature, interpretate da giovani e audaci attori, finiscono in una sorta di limbo – splendidamente contestualizzato dal salone al piano terra della villa, con il ninfeo seicentesco di Carlo Marcellini e gli affreschi di Guido Dolci – e sono chiamate a prendere consapevolezza di quanto è accaduto.
Il mondo dell’aldilà affascina e inquieta da secoli, i morti attirano l’attenzione dei vivi e a questo si deve la fortuna di Dracula, il non-morto evocato anche nello spettacolo con un’indimenticabile citazione dal film “Nosferatu, il principe della notte” di Werner Herzog (1978). Che il tema centrale dello spettacolo sia la morte è reso subito evidente dalle bare che completano la già significativa scenografia della sala e dal curatissimo trucco alla zombi di Maddalena Maiorino; anche gli attori nei loro movimenti contorti e nella loro espressione facciale non lasciano molti dubbi. Ma l’atmosfera è tutt’altro che cupa. In questo momento di trapasso nulla sembra appesantire queste anime vagabonde, ancora incoscienti, ancora fluttuanti tra l’inizio e la fine della vita. Sotto la direzione di Silvia Guidi i sei interpreti (Martina Aiazzi Mancini, Cristina Bonaiuti, Sonia Ceramelli, Maria Pia De Sandro, Andrea Di Martino, Iacopo Paradisi) si dedicano a un lavoro totale, una recitazione, potremmo dire, “di pancia”, che coinvolge corpo, voce, mente e cuore. Anche durante i singoli monologhi, gli altri non smettono mai di esprimere il loro status emotivo, lo smarrimento che provano in questa nuova realtà dove sono violentemente precipitati.
Il filo tra tragedia e commedia, però, resta sottile nella drammaturgia di Guarducci: seppur dipinti ironicamente, questi morti portano con sé nella tomba il male che hanno provato in vita, i loro drammi rimangono irrisolti anche dopo la dipartita. C’è chi cerca di non pensarci per non dover “salutare” la propria allegria, o chi resta in attesa di un amore che non giungerà mai; chi prova un misto di gioia e pentimento per un peccato commesso che potrebbe essere stato causa dell’incidente, o chi è rimasto vittima del cuore che non ha retto alla scoperta di un tradimento. A queste si aggiungono altre due figure avvincenti e divertenti allo stesso tempo: il “nato senza sorriso”, mostruoso demone che finalmente trova la sua dimensione dopo un’esistenza vissuta nella diversità; e l’amante deluso, rimasto solo in un suicidio premeditato a due perché l’altro, proprio all’ultimo, si è tirato indietro senza mantenere la promessa. Situazioni mortuarie insolite e deprimenti, ma narrate con una leggerezza tale da destare il sorriso a ogni parola. Una sapienza teatrale che riempie l’intero quadro grazie alla compresenza di professionisti a più livelli, dalla scrittura alla regia alla recitazione.
Sesto Fiorentino (FI) – VILLA GERINI DI COLONNATA, 17 giugno 2015
Mariagiovanna Grifi
E DOPO? – Autore: Chiara Guarducci; Regia: Silvia Guidi; Suono: Alessio Riccio; Make up: Maddalena Maiorino; Oggetti di scena: Corrado Nardi; Interpreti: Martina Aiazzi Mancini, Cristina Bonaiuti, Sonia Ceramelli, Maria Pia De Sandro, Andrea Di Martino, Iacopo Paradisi.