Incastonata in un’epica notte, forse ultima, un’antica coppia, sotto il velo del sempre preciso e sempre pungente umorismo ebraico, ci accompagna nei paradossi di una religione e ancor di più di un popolo .
Siamo in quel momento della storia dell’uomo dove la barbarie e la mostruosità ne fanno da padroni, i tedeschi ormai rastrellano la città, un’ultima coppia/non coppia di ebrei si trova isolata e ormai stanca in un luogo/non luogo, cosciente che l’ora della fine è vicina. Paradosso per paradosso, dal nulla un vezzoso e surreale cuoco decide di portare con ironia e follia un pizzico di normalità, di ultima normalità a quella coppia, un semplice pasto che assume un ruolo diverso se sai che è un ultimo pasto , un’ultima cena .
Lo spettacolo che score veloce potrebbe avere delle attenzioni in più sul piano stilistico e scenico. Gli attori si giocano colpi e contro colpi orchestrati con grande presenza scenica a cominciare da Giulio Cancelli, surreale iperbolico cuoco. Buona anche l’interpretazione di Maurizio Palladino, anche regista dello spettacolo, che fa trapelare una grande coscienza e conoscenza del palco.
Lo spettacolo, che ha bisogno ancora di rodare e capire i propri limiti e le proprie virtù, indaga sul filo di una commedia/tragedia un tema rischioso e vischioso che vale ancora la pena di comprendere.
Roma, Casa delle Culture, 13 marzo 2015
S.D.
ARE YOU JEWISH?
testi di Bruce J. Bloom, Julianne Bernstein
con Anna Clemente Silvera, Maurizio Palladino e Giulio Cancelli
al violino Carlo Cossu
regia di Maurizio Palladino
con il patrocinio della Fondazione Museo della Shoah
