Appuntamento al buio

Oggi vorrei raccomandarvi un romanzo! Uno di quei libri che ti rapiscono e ti sconquassano la coscienza dalla prima all’ultima pagina. Uno di quei romanzi che trasformano la filigrana in pugni allo stomaco e ti sbattono in faccia la perfidia umana con la violenza di un uragano: L’appuntamento di Piergiorgio Pulixi!

Piergiorgio, persona deliziosa e penna sopraffina, a dispetto dei personaggi dei suoi gialli, ha un’estrema umanità e una grande empatia. Cresciuto artisticamente nel collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo, negli anni ha conquistato un ruolo di prim’ordine nell’inflazionato mondo dei romanzi thriller.

In questo libro, edito dalla casa editrice Edizioni E/O, nulla è ciò che sembra e spesso la logica della parola tende a condurvi fuori strada.Un ristorante di lusso come tanti. Un non-luogo. Un uomo e una donna iniziano a parlare. È la prima volta che si incontrano.

Nell’aria c’è un palpabile strato di tensione. I ruoli dei commensali sono subito ben chiari: lui, il nostro narratore, è il carnefice, lei la vittima di turno. C’è qualcosa di perverso e malato. Come un sadico Virgilio, l’uomo si intrufola nella mente di lei, sviscerando i più reconditi segreti e le più inconfessabili verità.

La donna è impotente, costretta a rispondere alle domande sempre più pressanti del manipolatore. Tutta la cattiveria e la perversione umana affiorano lentamente, celate da una calma ostentata e posticcia. La violenza psicologica ha il sopravvento su quella fisica. Lo stupro è mentale.

L’uomo è eccitato da questo gioco pericoloso e nefando, sottolineando come oggi il concetto di privacy sia del tutto aleatorio. Gli equilibri durante il romanzo si ribaltano, si mescolano e tengono incollato il lettore fino all’ultima riga dell’ultima pagina.

Un libro magistralmente orchestrato, dove le parole lacerano le coscienze. Il male è in senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando la moralità o il benessere fisico di una persona! Ne L’appuntamento Pulixi riesce a scavare nell’animo umano a mani nude e ne estrae il male assoluto.

Mark Twain affermava che il fatto che l’uomo sappia distinguere tra il bene e il male dimostra la sua superiorità intellettuale rispetto alle altre creature; ma il fatto che possa compiere azioni malvagie dimostra la sua inferiorità morale rispetto a tutte le altre creature che non sono in grado di compierle. Questo romanzo ne è la perfetta riprova.

La scrittura del testo è intrigante, l’atmosfera cupa e angosciante. Consigliatissimo. A mio avviso sarebbe interessante vederne la versione cinematografica, magari su Netflix Italia.

Valerio Molinaro

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