“Appuntamento a Londra”emozioni ed applausi
per Lomoro e Piscopo al Teatrosophia di Roma

E’ merce rara, almeno in Italia, la rappresentazione di “Appuntamento a Londra”, pièce di Mario Vargas Llosa, già Nobel per la letteratura nel 2010. A portarlo al Teatrosophia di Roma ci ha pensato il direttore artistico, Guido Lomoro, in scena con Enzo Piscopo per la regia di Ilenia Costanza.

Rivive così, nella deliziosa sala alle spalle di Piazza Navona, la storia dell’imprenditore peruviano e una misteriosa donna presentatasi come la sorella di un vecchio amico d’infanzia misteriosamente scomparso. Un noto albergo londinese fa da cornice all’incontro, e all’altalena di situazioni destinate a crearsi.

Lo spettacolo, scorrevole e godibile, si avvale di un’ottima intesa di palco tra i protagonisti, credibili e squisitamente a proprio agio sia nei momenti drammatici che in quelli più brillanti, anche grazie alla densa drammaturgia musicale creata ad hoc da Lorena Vetro. I toni paradossali dell’autore sono riportati con fedeltà, ma anche con buona personalità da parte della regista, che non spreca lo spazio e il tempo nel raccontare la vicenda, dando dinamica all’azione e ottimo ritmo ai dialoghi. In una “prima” emozionante ed emozionata, in una sala piena e impreziosita di volti noti (Arisa, Pamela Prati, Alda D’Eusanio), piovono applausi e consensi per un testo da riscoprire, anche per le numerose e raffinate sotto-trame.

Antonio Mocciola

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