Il musical on the road “Priscilla” di Simon Philips e con Christian Ruiz nei panni di Mizti, dopo il grande successo dell’anno passato ritorna in scena a Roma. La riproposizione a teatro del celebre e omonimo film di S. Eliott, vincitore tra l’altro di un Oscar, ripercorre l’affascinante viaggio di Bernandette, Mitzi (soprannominato Tick) e Felicia: un transessuale e due drag queen che si esibiscono nella vita gay di Sidney e che affrontano le asperità del deserto australiano per raggiungere la missione di Tick, ovvero rivedere dopo anni la sua famiglia ad Alice Springs dove è in programma una tournée che farà tappa all’Hotel Casino gestito dall’ex moglie di Mitzi. Durante il viaggio i tre protagonisti, in viaggio in una corriera rosa malmessa battezzata Priscilla, si imbattono in aspri ed emozionanti dialoghi confrontandosi tra loro, nelle difficoltà poste dal territorio e dalle popolazioni locali impreparate al loro aspetto e alle loro stravaganti esibizioni, che sono solo le prove generali.
Un guasto al motore costringe il trio a fare una sosta imprevista. È qui che viene arruolato Bob, un meccanico dalle ampie vedute, che li aiuta a rimettere in moto la sganasciata Priscilla. Arrivati a destinazione, Tick può finalmente svelare il suo segreto e presentarsi nelle sue scomode vesti a suo figlio Benjamin. L’iniziazione a padre si celebra tra le emozioni dei compagni di viaggio e della moglie, mentre Bernardette e Bob provano ad approfondire il loro rapporto sentimentale.
Quello che sorprende dello spettacolo è la minuziosa attenzione ai dettagli e la capacità di riproporre fedelmente e con ritmo adrenalinico una sceneggiatura già di per se mozzafiato. Nulla è lasciato al caso: una straordinaria colonna sonora, cambi di scena repentini e ben curati, una sfilata di costumi sbalorditivi. Tutto è spettacolarizzato in maniera esponenziale: uno spettacolo per tutti i sensi.
Le interpretazioni e le esibizioni canore sono di notevole qualità, a partire dai protagonisti fino a coinvolgere comprimari e figuranti, capaci a loro volta di trascinare il pubblico in sala, anche il più scettico e timido, in balli e canti che fanno sobbalzare dalle poltrone.
Nonostante la stravaganza dei protagonisti, tra piume, paillettes e tacchi a spillo vengono riproposti i sentimenti universali dell’amore e dell’amicizia. Sebbene il musical perda in parte la carica drammatica del film per abbracciare il ritmo di uno show esilarante, nemmeno qualche leggera e inevitabile incertezza distoglie l’attenzione del pubblico in un crescendo di emozioni e suspense.
Non è solo un mix spassoso di canto e ballo, qualche volta fa riflettere e infine riesce a commuovere.
Roma, teatro Brancaccio, 29 Ottobre 2015
Vittorio Sacco