1303: un appartamento, un fantasma e tanti problemi familiari. Nulla di nuovo all’orizzonte

Janet e Lara sono due sorelle cresciute con la madre Maddie, ex-cantante di successo ora in declino e dedita all’alcoolismo. Janet, stanca della situazione, decide di andare a vivere da sola in un nuovo appartamento, ma fin dal suo arrivo si ritrova a che fare con tutte le stranezza del nuovo posto, a cominciare da un’inquietante e misteriosa ragazzina. Proprio quest’ultima avvisa la nuova arrivata che poco tempo prima, la precedente proprietaria si era suicidata in misteriose circostanze. Janet sin dalla prima notte soffre di terribili allucinazioni e il giorno dopo trova degli strani lividi sul suo corpo. E la presenza che aleggia in casa sua non tarda a manifestarsi, portandola a sfracellarsi giù dal balcone. Non convinta della dinamica dell’incidente, Lara comincerà a indagare sull’accaduto con l’aiuto di Mark, fidanzato di Janet.

Il film diretto da Michele Taverna e remake del giapponese Apartment 1303 di Ataru Oikawa del 2007, appare fiacco e superfluo in ogni sua componente.

Gli effetti speciali sono rudimentali e la rappresentazione dello spirito vendicativo è talmente grossolana da sfiorare il ridicolo. Non bastano infatti un po’ di cerone e capelli bagnati per creare una suspense orrifica, ma ci vuole una degna fase di scrittura capace di caratterizzare al meglio la situazione.

In questa storia sono troppo accentuate le storie private e le relazioni dei protagonisti. Troppi dialoghi e poca suspense. Il ritmo è troppo lento e le scene non colpiscono assolutamente lo spettatore. Anzi lo annoiano. Cari amanti del genere horror per voi niente di nuovo all’orizzonte.

Mariateresa Farnese

 

1303

REGIA: Michele Taverna

GENERE: Horror

ATTORI: Mischa Barton, Rebecca De Mornay, Julianne Michelle, Corey Sevier, John Diehl, Kathleen Mackey, Jessica Malka

DURATA: 85 Min

DISTRIBUZIONE: Adler Entertainment

PAESE: Canada, USA

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