“Tale madre, tale figlia”: la paura e la forza di essere donne

Al Teatro Manzoni di Calenzano Amanda Sandrelli e Elena Ferri interpretano il testo di Laura Forti.

10947605_10200103563029076_947344262_nDopo la mise en espace/anteprima nazionale presentata nel settembre 2014 in occasione della rassegna “Avamposti-Calenzano Teatro Festival” del Teatro delle Donne, è tornata al Teatro Manzoni di Calenzano “Tale madre, tale figlia”, drammaturgia di Laura Forti interpretata da due attrici di straordinaria bravura: Amanda Sandrelli e Elena Ferri. Lo spettacolo, i cui meriti sono già stati riconosciuti dalla Provincia di Firenze nell’ambito dell’accordo territoriale di genere per la diffusione delle pari opportunità, è di quelli che lasciano il segno. Forte, diretto come un pugno allo stomaco, riesce a toccare la sensibilità di tutti noi affrontando argomenti quotidiani eppure così intensi e viscerali.  Ed è da sottolineare l’intensa interpretazione della diciannovenne Elena Ferri, per la prima volta impegnata in uno spettacolo professionale. Bravissima, nonostante la giovane età e la poca esperienza. A proprio agio sul palcoscenico, non si mostra minimamente intimidita dal confronto diretto con un’attrice del calibro della Sandrelli.

10943466_10200103563869097_1756447891_nIn un bagno di una casa come tante, madre e figlia si incontrano e si scontrano, e nel contempo si rifugiano per scappare alle aggressioni del mondo esterno. Nel fluire della vita di tutti i giorni l’amore/odio che provano l’una per l’altra si intreccia con le difficoltà che ogni donna deve affrontare nel rapporto con sé stessa, con il proprio corpo e con gli altri. Paralizzate dalle proprie paure, non riescono a comunicare o ad accorgersi l’una delle emozioni dell’altra. Il loro rapporto anaffettivo le indebolisce ulteriormente di fronte alle sfide che devono affrontare. Quelle della madre (Amanda Sandrelli) che, appena rientrata nel mondo del lavoro, si scontra con colleghe giovani e arriviste, in una sfida incentrata più sull’avvenenza fisica che non sulle capacità professionali. Il tutto in una solitudine amplificata dalla totale assenza del marito, sempre in viaggio, e dell’amica, lontana e disinteressata. E quelle della figlia Camilla, adolescente vittima delle prepotenze delle coetanee e bisognosa di quelle attenzioni che i genitori non le danno. La necessità di essere capita e compresa la spinge a farsi del male, a punirsi, ma anche a sminuirsi e umiliarsi. In un continuo rispecchiarsi nella madre, facendo propri i suoi successi e fallimenti, le sue ansie e le sue insicurezze.

Al centro della riflessione di Laura Forti (che ha curato anche la regia dello spettacolo) non vi è dunque solo il difficile rapporto madre/figlia, ma anche l’essenza stessa dell’essere donna. La drammaturga fiorentina riesce a mettere in luce un tema centrale della femminilità: e cioè quanto le donne possano essere le peggiori nemiche di sé stesse, in un’eterna guerra con il proprio corpo e le proprie emozioni. Impegnate in una continua competizione che le danneggia e le allontana da quella che è la loro, la nostra, vera forza: essere donne. Eppure, come alla fine madre e figlia riescono a capire, basterebbe volersi bene. Solidarietà con sé stesse e con l’altro, e un gesto d’affetto sincero.

Calenzano (Fi) – TEATRO MANZONI, 11 gennaio 2015

Lorena Vallieri

TALE MADRE, TALE FIGLIA – Teatro delle Donne/Officine della Cultura; con Amanda Sandrelli e Elena Ferri; testo e regia: Laura Forti; scene: Marco Rossi; musiche originali: Enrico Fink; disegno luci: Carolina Agostini; assistente costumista: Marta Addari; assistenti alla regia: Matilde Vannozzi, Agnese Grazzini.

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