ROMA. “Rapunzel”, tra magia e modernità

Liberamente ispirato alla favola dei fratelli Grimm, la principessa dai capelli lunghi “Rapunzel” diventa un racconto musicale molto più vicino all’omonimo film della Walt Disney.

Il musical segna il ritorno in scena della nota showgirl Lorella Cuccarini negli stravaganti panni della perfida Madre Gothel, sfoderando un’interpretazione molto convincente. 

Un giullare apre lo spettacolo e ci introduce alla storia e ai suoi personaggi, due sorelle: Madre Gothel e la Regina Gretel. La prima delle sorelle è cagionevole e apparentemente condannata ad un’adolescenza difficile e infelice; Gretel è destinata al trono.  Madre Gothel scopre il fiore miracoloso Rapunzel, che utilizza per l’eterna giovinezza e che concederà malvolentieri per salvare la vita di Gretel e dare dunque un successore al trono. In cambio, però, esige di allevare la piccola e conservare così gli effetti miracolosi del fiore.

La piccola Rapunzel viene quindi rapita e imprigionata dalla zia per diciotto anni in una torre dove solo Madre Gothel va a trovarla per attingere dalla magia imprigionata nei suoi lunghissimi capelli. Ma al suo diciottesimo compleanno, il sogno di Rapunzel di uscire dalla sua camera per assistere allo spettacolo delle lanterne è realizzato grazie all’intervento del ladruncolo Phil, che sta scappando da un inseguimento e si rifugia proprio sulla torre. Tra i due nascerà l’inaspettato amore che per la sua forza riuscirà a coinvolgere tutti, anche Madre Gothel che abbandona sul finale i panni da maligna per diventare loro complice.

Lo spettacolo è ben ritmato e ricco di effetti speciali. I numeri musicali e ballati sono i punti di forza, soprattutto quelli con Lorella Cuccarini capace di monopolizzare l’attenzione in qualsiasi scena dov’è presente con il suo fascino e con la sua presenza scenica, mostrando, inoltre, spiccate attitudini poliedriche. Non sfigurano nemmeno Alessandra Ferrari, nel ruolo di Rapunzel, e Giulio Corso, nei panni di Phil, e i comprimari tutti.

Il musical, che a tratti si burla della stessa scrittura fiabesca per assumere toni divertenti e comici, ha molta più presa sui bambini che sugli adulti. Non sono bastati i diversi riferimenti odierni e l’introduzione di personaggi di pura fantasia come i due geniali fiori parlanti (Rosa e Spina) che posti come addobbi nella stanza di Rapunzel cantano motivetti contemporanei.

Forse è proprio la sceneggiatura a non convincere completamente, non solo per alcuni espedienti poco riusciti, ma soprattutto per alcune leggerezze drammaturgiche, come ad esempio la repentina e sbrigativa conversione di Madre Gothel.

Per il resto le scenografie sono imponenti, i costumi, come le luci e gli inserti video, sono indovinati e le musiche ed i testi originali accattivanti. Non è mancata nemmeno la poesia quando Erix Logan e Max Martinelli (curatori degli effetti) si inventano un effetto magico di lanterne che si elevano dalla platea alla galleria.

La regia di Maurizio Colombi è innovativa e di grande impatto visivo, soprattutto quando il destino dei due giovani innamorati sembra infranto; le due scenografie, il carcere e la torre, si incrociano e le splendide voci dei protagonisti innamorati si mescolano in un solo affiato sofferente.

Nonostante tutti gli elementi originali e ben curati ed il gran lavoro di squadra, il risultato finale dell’opera non convince del tutto mancando di esplosività, forse a causa della commistione di genere e la ricerca spasmodica di ilarità che ha fatto perdere alla fiaba la magia e le emozioni. Malgrado tutto, i bambini non rimarranno delusi.

Roma, teatro Brancaccio, 7 Aprile 2016

Vittorio Sacco

LORELLA CUCCARINI
e’ Madrel Gothel

RAPUNZEL
il Musical

con ALESSANDRA FERRARI
nel ruolo di Rapunzel,
GIULIO CORSO
nel ruolo di Phil.

Musiche originali di
MAGNABOSCO
PROCACCI
BARILLARI

Regia
MAURIZIO COLOMBI

Dal 6 aprile 2016

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